serie d

Palermo-Lascari 6-0: il tango di Mario, tassa Ricciardo e lampi Felici: Santana trascina i rosa, il gioiello 2001 si prende la scena…

Secondo test amichevole stagionale per il Palermo di Rosario Pergolizzi: Santana subito decisivo da leader e capitano, altra doppietta per Ricciardo, brilla la giovane stella di Felici...

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Altro pomeriggio gradevolissimo. Atmosfera serena e briosa, spettacolo di voci, colori e passione. Il senso di appartenenza e la fierezza della propria identità calcistica che vanno ben oltre il concetto di categoria. Il calcio a far da comune attrattiva sul terreno di gioco, non a livelli di eccellenza assoluta sul piano squisitamente tecnico, ma nella sua accezione più nobile e pura, per applicazione, entusiasmo ed intensità. Il gap abissale tra le due compagini protagoniste quest'oggi sul rettangolo verde dell'impianto di Petralia Sottana rende superflua qualsiasi valutazione tecnico-tattica. Il punteggio assurge a dettaglio marginale. Tuttavia, il Palermo di Rosario Pergolizzi cresce bene ed alimenta il suo percorso con spirito idoneo al perseguimento dell'obiettivo. Sincronismi collettivi, indole propositiva, intensità e voglia di muoversi da squadra. Il secondo test stagionale contro il Lascari ha fornito qualche embrionale ma comunque interessante indicazione sullo stato reale del cantiere minuziosamente curato e diretto dal tecnico rosanero.

Il ritorno in campo, forse meglio dire il nuovo esordio, di Mario Santana con la maglia del Palermo era il tema dominante. L'argentino era stato costretto a dare forfait alla prima uscita. Oggi si è rifatto con gli interessi, da capitano e trascinatore assoluto nell'undici titolare schierato da Pergolizzi.

Il 4-3-1-2 è in origine il modulo di riferimento corredato da alcune novità interessanti in materia di singoli interpreti. Pelagotti tra i pali, Bechini e Doda esterni bassi, Accardi e Lancini coppia di centrali difensivi. Martin scherma la retroguardia e dirige il traffico in mediana, Martinelli e Langella fungono da intermedi. RizzoPinna galleggia tra le linee e si alterna con Santana che parte da seconda punta a fianco di Ricciardo. Il talento dell'argentino appartiene a ben altro emisfero calcistico: al netto dell'anagrafe ed in presenza di una buona condizione atletica, Santana sposta marcatamente gli equilibri in questa categoria. La perla balistica di Mario su palla inattiva che apre le marcature dopo un a ventina di minuti è la dimostrazione pratica di quanto l'ex Fiorentina possa determinare a questi livelli. Un'altra  magia di Santana sullo stretto origina il penalty del raddoppio trasformato da Ricciardo. L'ex Cesena regala il tris proprio in chiusura di frazione, ribadendo rapacità e fiuto del gol. Primo tempo gradevole che ha evidenziato linearità e fluidità di manovra fin dalla prima impostazione in casa Palermo, anche se, come è ovvio che sia in questa fase della stagione, intensità, ritmo e qualità di esecuzione talvolta lasciano a desiderare. La girandola di sostituzioni nella ripresa genera un cambio di marcia in termini di energie e qualche mutamento sul piano tattico. Fallani, Della Fiore, Kraja, Felici, Mauri, Corsino, Peretti, Marong, Ferrante. Un lungo elenco di subentranti che ruotano attorno all'unico superstite dell'undici iniziale, Daniele Martinelli, che firma il poker per i suoi. Pelagotti, Bechini, Langella, Santana, Martin,Ricciardo, Doda, Lancini e Rizzo Pinna rifiatano in sequenza cronologicamente progressiva.

Da segnalare una nuova composizione dell'intelaiatura del rombo di Pergolizzi dalla cintola in su: Juan Mauri playmaker, Kraja e Corsino intermedi, Martinelli trequartista incursore, Rizzo Pinna e felici tandem offensivo.

Nella sorcio finale di match, Pergolizzi propone un inedito 3-4-1-2. davanti a Fallani, marong, Della Fiore e Peretti formano la linea difensiva, Corsino e accardi si disimpegnano nel ruolo di esterni alti, Mauri e Kraja agiscono da interni, Martinelli elastico alle spalle del tandem Rizzo Pinna-Felici. Proprio il classe 2001, arrivato in prestito dal Lecce, ruba l'occhio e la scena con un impatto decisivo e dirompente sul match. Tecnica, rapidità d'esecuzione, dinamismo e movimenti funzionali e col tempo giusto per eludere la linea difensiva avversaria. Prima Felici semina gli avversari in sequenza e batte con freddezza il portiere avversario al culmine di una percussione perfetta sintesi di qualità, forza e personalità. Quindi, il talentuoso gioiellino romano raddoppia sfoderando le sue doti in acrobazia su invito al bacio di Martinelli. Biglietto da visita di tutto rispetto, lampi folgoranti di talento di colui che aspira da essere protagonista da subito, a dispetto della giovane età. Pergolizzi gongola, il suo Palermo cresce bene e prende forma. La strada è ancora lunga ma il percorso intrapreso sembra essere quello giusto....