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Palermo, insulti e cori contro La Vardera allo stadio. “Sbirro te ne devi andare” al giornalista che ha denunciato il parente del boss

La Vardera in una foto della stagione 2018/19 in trasferta allo stadio di Carpi

"Dispiaciuto che tantissima gente sia rimasta ad osservare in silenzio. Certamente tornerò allo stadio a tifare la mia squadra del cuore". Era nel settore dove nel 2002 venne esposto uno striscione contro il 41 bis

Mediagol0

Cori e insulti dagli ultras durante Palermo-Ascoli al giornalista de "Le Iene" Ismaele La Vardera che si trovava in Curva Sud con la famiglia per seguire la sua squadra del cuore.

E' quanto accaduto giovedì scorso, 27 dicembre, al protagonista del film documentario "Il sindaco, Italian politics for dummies" che si era recato allo stadio "Renzo Barbera" di Palermo per la partita casalinga di Serie B dei rosanero poi vinta per 3-0.

L'episodio si è verificato a metà primo tempo, quando La Vardera, che sedeva nel settore superiore insieme ad alcuni familiari e amici, tra cui dei bambini, si è spostato nel settore inferiore per raggiungere il bar per acquistare una bibita. Una volta riconosciuto dal gruppo di tifosi organizzati della Curva Sud, il giornalista è stato bersagliato prima da insulti e poi con alcuni cori. "Non vogliamo sbirri in curva, te ne devi andare" alcune delle frasi rivolte a La Vardera che dopo l'uscita del suo film di denuncia nei cinema di tutta Italia è stato anche messo sotto vigilanza dinamica, una misura di protezione, intensificata dopo la denuncia al nipote del boss Gino Abbate, detto “Gino U Mitra” e già condannato a 21 anni per mafia, registrato a sua insaputa mentre proponeva la vendita di un pacchetto di 300 voti del quartiere della Kalsa a 30 euro l'uno, per cui c'è attualmente un procedimento aperto nei confronti del boss.

"Se una parte di tifosi della curva sud di Palermo, dico una parte perché grazie a Dio è solo una parte, pensano che io sia 'sbirro' perché faccio semplicemente il mio dovere, sono fiero di essere sbirro - ha detto Ismaele La Vardera a Mediagol.it - Mi è dispiaciuto solo che durante Le offese ricevute tantissima gente sia rimasta ad osservare in silenzio. Certamente tornerò allo stadio a tifare la mia squadra del cuore, episodi simili non mi intimidiscono".

Il film di La Vardera, "Il sindaco, Italian politics for dummies", prodotto da Le Iene e distribuito nei cinema di tutta Italia il 26 e 27 novembre scorsi, ha svelato uno squallido dietro le quinte del mondo della politica fatto di accordi e proposte indecenti che ha visto protagonisti inconsapevoli della pellicola anche alti esponenti della politica nazionale e locale.

Lo spiacevole episodio che ha coinvolto La Vardera allo stadio di Palermo risulta inquietante se si pensa che da quel settore, nel mese di dicembre e proprio contro l'Ascoli, nel lontano 2002 venne esposto uno striscione contro il regime di carcere duro ai mafiosi: "Uniti contro il 41 bis. Berlusconi dimentica la Sicilia" che secondo le indagini del tempo venne richiesto da una famiglia mafiosa di Brancaccio e che coinvolsero anche il figlio di un boss, tifoso del Palermo, colpito da provvedimento di DASPO per un anno.