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Palermo in Serie C, Pomini: “Ci negano la possibilità di difenderci, facciamoci sentire”
Le dichiarazioni live in conferenza stampa del portiere rosanero, Alberto Pomini
Durissima la sentenza del TribunaleFederaleNazionale della FIGC, arrivata nel pomeriggio di lunedì, in merito al deferimento della società di viale del Fante sull’illecito amministrativo contestato dalla Procura al club stesso: rosanero retrocessi all’ultimo posto della classifica del campionato di SerieB appena concluso, e dunque in terza categoria.
Qualche ora più tardi, il Consiglio direttivo della Lega Serie B, ha deliberato all’unanimità di rendere immediatamente esecutiva la decisione del TFN e di procedere con le partite dei playoff, rispettando le date programmate lo scorso 29 aprile. Non si giocheranno, invece, i playout. Dunque, le quattro squadre retrocesse in C sono Foggia, Padova, Carpi (come deciso dal campo) e Palermo (come deciso dalla giustizia sportiva).
La notizia, chiaramente, ha scosso l'ambiente rosanero e a quasi 48 ore dall'accaduto, gli uomini di Delio Rossi, intervenuti in conferenza stampa al 'Tenente Onorato' di Boccadifalco, hanno voluto esprimere la propria opinione.
Parola ad Alberto Pomini: "Tra giocatori si cerca di confrontarsi un po', noi facciamo parte di un movimento e siamo la risorsa più grande che ha quest'ultimo. A volte è giusto anche stare in silenzioma non sempre, in certi momenti è giusto anche farsi sentire nel rispetto di tutte le istituzioni. Mi sembra giusto unirsi al dolore di tutta la città. Siamo giocatori e noi non sappiamo le carte che sta valutando la giustizia federale, stiamo solo dicendo che l'anno scorso abbiamo atteso la sentenza di secondo di grado e quindi non ci viene concessa la possibilità di difenderci. Non possiamo giocarci la Serie A perché il Consiglio direttivo ha deciso che non si deve aspettare la sentenza di secondo grado".
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