Una stagione decisa nei 90' dell'ultima gara.
serie b
Palermo, Imborgia: “Con la A potrebbero cambiare tante cose. Foschi voleva Zaniolo in estate, su Lucchesi…”
Le parole dell'operatore di mercato palermitano sulla situazione in casa rosanero
Sfida a distanza tra Lecce e Palermo che sabato pomeriggio, rispettivamente in campo contro Spezia e Cittadella al Via del Mare e al Barbera, giocheranno con le orecchie puntate l'una sull'altra per poter festeggiare l'accesso in A. Diverse combinazioni possibili, un punto di distacco tra i giallorossi ed i rosanero che corrono per lo stesso obiettivo sfidando due squadre che però, dal canto loro, possono considerare tutt'altro che terminata la loro stagione. Spezia e Cittadella scenderanno in Puglia e Sicilia per conquistare i playoff, un passo falso potrebbe pregiudicarne l'accesso, motivo per il quale salentini e siciliano non avranno vita facile.
Intervistato da Tuttomercatoweb.com Antonio Imborgia, operatore di mercato palermitano, ha detto la sua sulla situazione in casa rosanero dove, in caso di eventuale promozione, gli introiti economici potrebbero fare la differenza per la gestione futura: "Dipenderà tanto dalla categoria. Se il Palermo riuscisse ad andare in Serie A cambierebbero tante cose. Con entusiasmo, introiti e nuove opportunità gli scenari potrebbero essere diversi. Sono convinto che sabato il Palermo vincerà contro il Cittadella. E poi dovrà sperare che il Lecce faccia un passo falso... Immagino che in Salento lo stadio sarà stracolmo, lo Spezia però è una squadra che ribalta bene il campo e se ha tutti i calciatori in piena forma può mettere in difficoltà gli avversari. Del Palermo so poco, mi limito a parlare dell’aspetto tecnico. Non sento Foschi da quando in estate voleva Zaniolo, aveva avuto un’intuizione fantastica. Avevo un rapporto da consulente con l’ex agente, Rino mi chiese di intervenire ma la Roma non volle cedere il calciatore in Serie B. Lucchesi è uomo di calcio navigato, lo conosco da tantissimo tempo e in un contesto di un certo tipo può dare il suo contributo. Non mi fermerei alle fortune o sfortune dell’ultimo periodo perché il calcio è cambiato e spesso i dirigenti si trovano a combattere situazioni particolari”.
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