Il Palermo resta in Serie B.
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Palermo, Mazzotta e Accardi dopo il ‘rompete le righe’: “Porteremo questa piazza dove merita”
Finale duro in casa Palermo: tanta la delusione e il rammarico dei calciatori rosanero
Venti punti di penalizzazione da scontare nel campionato appena concluso e 500.000 euro di ammenda per il club rosanero: questa è la sentenza emessa, lunedì sera, dalla Corte Federale d’Appello. La nuova pena, dunque, scongiura la retrocessione in Serie C – condanna ricevuta in primo grado -, pertanto, il Palermo chiude la propria stagione all’undicesimo della classifica del torneo cadetto con 43 punti. Per effetto di questa sentenza a retrocedere saranno Foggia, Carpi e Padova, mentre i playout, seppur con parecchie difficoltà, dovrebbero essere giocati tra Salernitana e Venezia.
Nel frattempo, in casa Palermo è già arrivato il "rompete righe": ieri mattina, al 'Tenente Onorato' di Boccadifalco l'ultimo allenamento stagionale per i rosanero, che avrebbero sperato di concludere l'annata in modo diverso.
Tanta la delusione e il rammarico dei calciatori, soprattutto per i palermitani della squadra, come Antonio Mazzotta e Andrea Accardi, che sulle proprie pagine Instagram, hanno speso poche ma importanti parole.
"Avrei preferito scrivere un finale diverso - scrive il classe '89 -. Quest'anno ho esaudito tutti i miei desideri calcistici: dal giocare per la squadra della mia città, al gol nel mio stadio, fino all'ultima partita con quasi 30.000 tifosi e vi posso garantire che all'uscita dal tunnel ho provato un'emozione che non si può spiegare. Adesso ricarichiamo le forze e da luglio si torna in campo per riportare questa piazza dove merita. Forza Palermo sempre. Grazie di cuore a tutti i tifosi che ci sono sempre stati vicini, sia nei momenti brutti che in quelli belli - conclude Mazzotta -".
Breve e diretto Accardi: "Felice di aver mantenuto la categoria, con l'augurio che questa città e questi tifosi possano festeggiare ciò che meritano veramente - si legge -".
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