Numeri e risultati alla mano, Rosario Pergolizzi è certamente tra i tecnici più vincenti della storia moderna del Palermo calcio. Tra i principali artefici, brillante autorevole condottiero della panchina, della favola calcistica che vide protagonista la formazione Primavera rosanero nel 2008-2009, una squadra solida e talentuosa, in grado di conquistare lo scudetto di categoria mettendo in fila tutti i top club nazionali. Quindi, l'allenatore classe 1968 ha scritto una fulgida pagina nella parabola della società rosanero dapprima targata Hera Hora, in qualità di primo tecnico del nuovo corso che ha guidato il Palermo alla vittoria del campionato di Serie D, riportando il club tra i professionisti al primo tentativo. Ex Ascoli da calciatore e successivamente da tecnico della Primavera del club marchigiano, con mansioni ad ampio respiro nell'ambito dello scouting, l'allenatore palermitano ha rilasciato un'intervista al "Giornale di Sicilia". Di seguito le dichiarazioni del coach classe 1968.
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Palermo, il doppio ex Pergolizzi: “Ascoli squadra ostica. Addio Accardi? Dico la mia”
"Che tipo di avversario è l’Ascoli? È una squadra che sta cambiando adesso con dei nuovi arrivi. Non sta facendo bene come lo scorso anno dove aveva più continuità. Nelle ultime dieci partite ha vinto una sola volta, credo più per demeriti loro che per meriti degli avversari. È sempre stata una squadra che ha lottato, facendo la prestazione ma mancando in fase offensiva. Tuttavia resta una squadra ostica. Accardi? Mi ha sorpreso che Andrea sia andato via. Per gli altri del mio gruppo che sono andati via, ho sempre pensato che fosse una cosa che potesse succedere. Ma per Accardi è diverso, ha dato tanto al Palermo restando in Serie D. Avrei lavorato per farlo restare, ma forse il ragazzo si è voluto mettere in discussione. Però, con tutto il rispetto per Piacenza: Palermo resta sempre Palermo. Credo che Andrea abbia fatto un grande sacrificio nel lasciare la sua città".
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