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STADIO PALERMO

Palermo, il Comune alza il canone per l’utilizzo del “Renzo Barbera”. Le cifre

Palermo
Il Comune di Palermo ha deciso di raddoppiare il canone per l'utilizzo dello stadio "Renzo Barbera". Ecco spiegati i motivi della scelta
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Il "Renzo Barbera" costerà il doppio al Palermo FC! Le ultime tre stagioni - a causa della pandemia targata COVID-19 - il Comune del capoluogo siciliano aveva abbassato, comprensibilmente, le richieste nei confronti della società prima di proprietà di Dario Mirri, oggi del City Football Group. Le cifre in questione erano passate da: 341.150 euro l’anno a 172.355 euro, tenuto conto delle restrizioni per l’accesso agli impianti sportivi. Oggi il club vive di buona salute societaria e nel frattempo si è anche consolidato in Serie B, dunque, sarà chiamato a pagare nuovamente la vecchia cifra per poter utilizzare lo stadio che il popolo rosanero utilizza da ormai tantissimi anni.

Il dirigente dell'Area delle Politiche di Sviluppo e Fondi Strutturali, Basile Bohuslav, ha inviato - a nome della ragioneria - una nota al Patrimonio, e per conoscenza al sindaco e ai consiglieri, per passare dalle parole ai fatti! Ecco, di seguito le sue parole: "In considerazione della cessazione dello stato di emergenza e del successo della stagione calcistica della squadra palermitana, si invita la funzione dirigenziale ad assumere ogni iniziativa volta a eseguire le indicazioni dell’assemblea collegiale cittadina."

Il consigliere comunale palermitano, Ugo Forello ha anche lui parlato in merito alla situazione che avvolge Palermo ed il Palermo FC: “Riportare il canone annuo a quanto valutato dalla commissione tecnica e sancito nella convenzione è un dovere civico, posto che l’emergenza Covid che ne aveva giustificato il dimezzamento è acqua passata, nel rispetto dello stadio comunale e di tutti i cittadini palermitani offesi dal degrado che lo caratterizza e che penalizza la città, sia nell’immagine che nei fatti, tagliandoci fuori dagli eventi internazionali, di cui abbiamo voglia e bisogno. Adesso é necessaria una programmazione, che parta dalla individuazione delle priorità e permetta di razionalizzare gli interventi e restituire una struttura adeguata e dignitosa, nel più breve tempo possibile”.

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