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Palermo, il casting di Sagramola: ”Sondati dieci nomi, ma c’è chi ha paura. Caserta…”

Le dichiarazioni dell’ad rosanero Rinaldo Sagramola in merito al futuro allenatore del Palermo

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Il rebus sul futuro allenatore del Palermo non è stato ancora risolto.

La panchina rosanero, nonostante l’inizio del ritiro pre-stagionale sia ormai imminente, è ancora vuota. Il club di Viale del Fante sta cercando un profilo esperto che possa guidare la compagine siciliana verso la promozione in Serie B. Un obiettivo importante, che la società vuole raggiungere a tutti i costi. È per questa ragione che il duo Castagnini-Sagramola sta da tempo vagliando diverse ipotesi. Da Roberto Boscaglia a Fabio Grosso, fino a Giuseppe Scienza e Fabio Caserta. Ad oggi, tuttavia, tra accordi mancati e secchi “no”, non è ancora arrivata la fumata bianca.

A parlarne, in un’intervista rilasciata tra le righe del Corriere dello Sport, l’amministratore delegato rosanero Rinaldo Sagramola, il quale si è soffermato sugli ultimi nomi di allenatori che aleggiano attorno al Palermo.

Ormai, non smentisco più niente, questa di De Rossi poi è clamorosa, una sciocchezza senza precedenti. Liverani? Magari! Ma non viene, ha altro per la testa. Forse, quando saremo in B, ci potremo risentire. La scelta del nuovo allenatore? Quando sarà il tempo. Abbiamo parlato con una decina di professionisti adatti ad indossare il nostro abito. Non c’è una sola nomination, un candidato perfetto. Caserta? Nella vita c’è sempre una possibilità. Auteri è un grande allenatore ma non fa al nostro caso”.

La verità? Palermo — continua Sagramola — spaventa. E chi viene a sa che, al di là dell’impegno generale, se vincerà il campionato, avrà ottenuto un risultato scontato. In caso contrario, rischia di essere considerato un somaro. Spesso si giudica con superficialità e non si tiene conto di tanti altri fattori. Per alcuni, il Palermo rappresenta il Real Madrid della loro carriera, un motivo d’orgoglio; per i più giovani che sognano un top club, rischia di diventare un problema perché c’è la preoccupazione di non farcela”.