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mediagol palermo Palermo, hai trovato il tuo undici: stabilità e sicurezze per sognare in grande

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Palermo, hai trovato il tuo undici: stabilità e sicurezze per sognare in grande

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Il tecnico ha puntato su un undici stabile da qualche gara a questa parte, conquistando tre vittorie consecutive
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Di Nicholas Barone

Il Palermo sta finalmente trovando la continuità che tanto gli è mancata per quattro anni. Inzaghi ha deciso di puntare su un undici ben rodato, andando a escludere un paio di pedine ritenute fino a quel momento fondamentali, favorendo una squadra più corale e unita, con pochi ballottaggi in altrettante limitate zone del campo. La difesa, ad esempio, è ormai la stessa da tre partite, con Ceccaroni sulla sinistra a staccarsi nelle sortite offensive e Bani a rischiare costantemente l'uno contro uno con l'attaccante avversario, e in questo la grande partita contro Coda ne è la prova. Dall'altro lato Bereszynski garantisce copertura ed esperienza sulla fascia destra, lasciando a Pierozzi la possibilità di muoversi per tutto il campo senza preoccuparsi troppo della fase difensiva. Anche in zona nervalgica è cambiato qualcosa: spazio agli inserimenti e alla corsa di Segre, a discapito di altre caratteristiche che il tecnico ha in panchina, per dare anche libertà alla qualità di Ranocchia e - soprattutto - Palumbo. Proprio per l'ex ModenaSuperPippo ha cucito un ruolo di tuttocampista partendo da mezzala offensiva, con la capacità di recuperare i palloni ma anche di inventare le giocate, come certificano i 3 assist forniti e il gol fatto nelle ultime quattro gare.

In avanti la scelta del mister sembra ormai chiara: un calciatore capace di ruotare intorno a Pohjanpalo grazie a caratteristiche atletiche importanti, e che possa fare anche da congiunzione tra il centrocampo e la zona più avanzata della squadra. In questo si sono ben distinti sia Le Douaron che Vasic, autori di prestazioni di ottimo livello dopo un inizio non del tutto convincente, condite da assist e gol cruciali. Il finlandese invece sembra che stia vivendo una fase di mutazione, in cui sta vestendo i panni del grandissimo bomber che è sempre stato ma sta anche dimostrando tutta l'ottima attitudine nel giocare con i compagni, che rendendo il numero 20 un extraterrestre sia in area di rigore che negli ultimi trenta metri. I risultati, che da un mese a questa parte sorridono ai rosanero, parlano di una squadra che ha ritrovato serenità e sicurezze. Sia in fase difensiva che offensiva la squadra ha alzato il livello: solo due gol presi nelle ultime quattro, rendimento che ha portato la retroguardia ad essere la meno battuta del campionato con undici reti subite - insieme al Modena - e ben 10 gol segnati in altrettante gare, portando l'attacco rosanero al terzo posto sotto Frosinone e Venezia. Dati incoraggianti, che denotano un cambiamento tattico, mentale e di risultati che ha rilanciato le ambizioni di Pohjanpalo e compagni, adesso a -2 dal secondo posto occupato dal Monza, reduce da due punti nelle ultime tre sfide.

Ora per la squadra di Inzaghi si prospetta la classica prova del nove contro l'Avellino, match che si giocherà al Partenio-Lombardi. Lo stadio ha un campo sintetico, fattore che ha dato non pochi problemi ai rosanero in questa prima parte di campionato, visto il solo punto conquistato nelle due gare giocate in campi non in erba naturale. C'è anche da sfatare il tabù dei quattro successi consecutivi, mai ottenuti dal ritorno in B, che andrebbero a consolidare la continuità di cui il club ha deficitato negli ultimi anni. La compagine di SuperPippo adesso deve dimostrare che i terribili risultati di ottobre e novembre sono stati frutto di un periodo circoscritto, e non della solita regola che contraddistingue le stagioni del club di Viale Del Fante da tre anni a questa parte.