mediagol palermo Palermo, GDS: “Inzaghi: «Voglio una risposta, ma il campionato è lungo»”
Rassegna stampa

Palermo, GDS: “Inzaghi: «Voglio una risposta, ma il campionato è lungo»”

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«Le chiacchiere non servono più, dobbiamo tornare a fare quello che sappiamo. Guardare la classifica sarebbe un grosso errore, ci sono ancora ventisei partite»

 

Il Palermo arriva alla sfida di Chiavari con la necessità di mostrare «di che pasta è fatto» e di potersi ancora considerare una squadra da vertice. Dopo un mese complicato, con tre sconfitte e la sola vittoria contro il Pescara, Inzaghi ha chiesto ai suoi uno sforzo ulteriore per ripartire. La decisione di raggiungere Chiavari già da giovedì sera, rinunciando anche alla conferenza stampa tradizionale, viene interpretata come un segnale dell’urgenza di ritrovare compattezza e di preparare nei dettagli una gara più insidiosa del previsto.

Il digiuno esterno, arrivato ormai a 212 minuti, pesa. L’allenatore rosanero richiama l’atteggiamento delle prime giornate, quando la squadra aveva mostrato un carattere cinico e battagliero, qualità che dopo la pausa di ottobre sembrano essersi affievolite: da allora, Segre e compagni hanno raccolto appena quattro punti in cinque partite. «Adesso non servono le parole», ha affermato Inzaghi in un passaggio rielaborato, sottolineando come sia essenziale «tornare a fare ciò che sappiamo fare» e dare una risposta forte anche per la presenza massiccia dei tifosi attesi al seguito. Il tecnico ribadisce fiducia nel gruppo e si dice convinto che la squadra possa offrire «una grande prestazione».

Nel suo intervento, Inzaghi è tornato anche sulle parole pronunciate nei suoi confronti da Osti nei giorni scorsi, dicendosi soddisfatto dell’apprezzamento ma consapevole delle aspettative della città e della dirigenza: conosce il peso della maglia del Palermo e spera che la squadra possa ripartire proprio da Chiavari.

Sul tema delle motivazioni, il tecnico ha insistito: giocare per il Palermo «è il massimo» e la spinta dei tifosi, sia al “Barbera” che in trasferta, è un richiamo sufficiente a dare tutto. Della gara teme il giusto, riconoscendo il valore dell’Entella e di un allenatore giovane e preparato, ma ha chiarito che oggi l’attenzione deve essere soprattutto su sé stessi e sulla capacità di ritrovare compattezza, soprattutto mentale.

Per risalire la classifica, sostiene Inzaghi, serve un cambio di passo immediato. La squadra non deve farsi condizionare dalla graduatoria – «sarebbe un errore», ribadisce – perché con ventisei partite ancora da giocare tutto è recuperabile, come dimostrato dalla rimonta della Cremonese lo scorso anno. Ma allo stesso tempo è inevitabile «darsi una svegliata», e l’auspicio è che la reazione arrivi già da questa gara.

A spingere i rosanero ci saranno circa 1.100 tifosi nel settore ospiti, aperto solo ai residenti nella provincia di Palermo con Fidelity Card. Una testimonianza significativa del sostegno attorno alla squadra, con la speranza che a tanta presenza corrisponda finalmente un segnale forte anche dal campo.