Rassegna Stampa
Palermo, GDS: “Il tiro al bersaglio (spesso) non funziona”
Il Giornale di Sicilia sottolinea come il Palermo continui a vivere un paradosso difficile da spiegare: i rosanero sono tra le squadre che tirano più spesso in porta, “quasi in ogni partita”, ma questa abbondanza di conclusioni non si traduce in punti. Anche contro l’Entella, nonostante i 17 tentativi complessivi, la squadra di Filippo Inzaghi è tornata a casa soltanto con un pareggio, che – come ricorda il quotidiano – sarebbe potuto diventare una sconfitta senza il grave errore del portiere Russo nei minuti finali.
L’articolo ricorda che questa è già la quarta gara stagionale in cui il Palermo non riesce a vincere pur superando abbondantemente la soglia dei tredici tiri: la stessa situazione si era verificata contro Frosinone, Catanzaro e Monza, partite in cui la produzione offensiva non ha portato ai risultati sperati. Il problema principale, viene evidenziato, è la “mancanza di lucidità” negli ultimi metri, che spesso impedisce ai rosanero di costruire palloni puliti da trasformare in gol.
Dopo la gara di Chiavari, il dato sulla precisione si è ulteriormente appesantito: la percentuale tiri-gol è scesa attorno al 6,5%, con appena 16 reti ricavate da ben 246 conclusioni. Un dato che il quotidiano definisce eloquente. Curioso anche l’andamento della sfida del Sannazzaro: nel primo tempo il Palermo aveva creato di più ma era stata l’Entella a trovare il vantaggio, mentre nella ripresa, pur dominando i liguri, l’unica rete è stata quella di Pohjanpalo, che ha firmato il pareggio.
Chi si aspettava una reazione forte dopo l’1-1 è rimasto deluso: oltre a tre occasioni per Vasic e lo stesso Pohjanpalo, i rosanero hanno subito il “monologo” dei padroni di casa. Secondo l’analisi del quotidiano, per rialzare la testa servirà un atteggiamento più cinico, simile a quello mostrato nelle vittorie in trasferta con Südtirol e Spezia. Inzaghi può ripartire dal ritorno al gol del suo bomber e dal secondo assist stagionale di Palumbo, ma il percorso per ritrovare lucidità e fluidità nella fase offensiva viene descritto come ancora “molto lungo”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

