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Inizia a sentirsi il rumore degli avversari, e il primo colpo arriva proprio da chi conosce bene l’ambiente: Renzo Castagnini, ex direttore sportivo della rinascita rosanero, oggi al Frosinone, ha sollevato dubbi sul calendario della Serie B. Secondo lui, è “strano” che il Palermo debba disputare sette delle prime undici partite al Barbera. Un'osservazione che ha subito acceso il dibattito.
Il sottinteso è chiaro: ci sarebbe un presunto “favoritismo” da parte della Lega verso i rosanero nella compilazione del calendario. Ma dalle parti di viale del Fante il tono è ironico: se davvero questo è un vantaggio, sta comunque alla squadra saper sfruttare il fattore campo. Parlare di anomalie appare esagerato, soprattutto se a farlo è chi proviene da una piazza come Frosinone, dove la memoria rosanero torna inevitabilmente alla controversa finale play-off del 2018. Un episodio ancora vivo nei ricordi dei tifosi, segnato da decisioni arbitrali discutibili e un clima quantomeno infuocato.
L’articolo sottolinea come il Palermo sia già percepito come la "grande" del campionato, una sorta di “Juve della Serie B”. Proprio per questo, ogni episodio arbitrale a favore rischierà di diventare oggetto di discussione e malizia. Ma in casa rosanero la strategia è chiara: ignorare le polemiche e dimostrare sul campo la propria forza, a partire dall’esordio contro la Reggiana il prossimo 23 agosto.
Il messaggio è netto: meglio chiudersi le orecchie e restare concentrati. La pressione esterna può essere trasformata in ulteriore motivazione, se affrontata con la giusta maturità.
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