Atmosfera elettrizzante e Barbera traboccante di passione per il big match tra Palermo e Frosinone. Corini sceglie Graves per rilevare lo squalificato Mateju, Gomes nel cuore del centrocampo orfano di Segree Tutino al fianco di Brunori in avanti. Ciociari reduci da sei vittorie di fila e saldamente in testa al campionato cadetto con un ampio margine sul Genoa di Gilardino, Partita che non tradisce le attese, squadre che si fronteggiano a viso aperto e imbastiscono trame di pregevolissima fattura. Rosa subito protagonisti di un avvio brillante: Palermo tonico, corto aggressivo, lineare ed al contempo intenso, armonioso ed incisivo ogni qualvolta orchestra la sua proposta offensiva. Verre ricama calcio, partendo da intermedio di sinistra e galleggiando tra le linee, Gomes scherma la retroguardia, sradica e distribuisce la sfera con fisicità e linearità, Saric ha gamba, dinamismo e tempi di inserimento, Valente ara la corsia di destra in entrambe le fasi, Tutino ha l'argento vivo addosso e scompagina la densità ciociara con tecnica, moto perpetuo ed imprevedibilità, non dando punti di riferimento a sostegno del terminale Brunori. Nedelcearu e Marconi reggono l'urto, Graves sorprende per autorevolezza, personalità e limpidezza in sede di letture e chiusure difensive, nonché per flemma e qualità nella gestione della sfera. Una meravigliosa combinazione Tutino-Saric-Brunori, sfocia nella perfetta imbucata dell'ex Ascoli per il bomber rosa, doppia finta e stoccata di destro che lambisce il palo. Caso e Insigne sono pericolosi quando si accendono all'altezza della trequarti, il Palermo soffre ma regge con ordine e sagacia, arginando le avanzate ciociare senza correre rischi clamorosi. La giocata deluxe che sblocca il match la confeziona Valerio Verre al minuto trentasette: Tutino ringhia su Mazzitelli che perde il controllo della sfera, l'ex Sampdoria calibra un magico lob da cinquanta metri che beffa Turati e manda in estasi il Barbera. Il primo tempo si chiude con il Palermo in vantaggio. Nella ripresa, dopo un paio di ripartenze interessanti con Tutino e Brunori chiusi in extremis dalla retroguardia ciociara, il Frosinone inizia a spingere forte alla ricerca del pari. Pigliacelli è bravo ad opporsi alla conclusione di Caso, quindi lo stesso Caso confeziona un assist delizioso per Insigne che incrocia da ottima posizione con il destro sfiorando il palo. Corini richiama Tutino e Saric, gettando nella mischia Di Mariano e Broh dopo circa dodici minuti della ripresa. Palermo che va in sofferenza dopo l'infortunio di Nedelcearu, costretto ad uscire per infortunio dopo una botta al ginocchio. Corini lancia Buttaro e sposta Graves nel cuore del pacchetto difensivo. La pressione ospite sfocia nel gol del pari circa alla mezz'ora: punizione di Baez respinta dalla barriera, sfera che si impenna e Boloca di coordina con il destro in diagonale battendo Pigliacelli. Corini gioca la carta Soleri per Valente e sposta Di Mariano sul binario destro. La gara si dipana su un sostanziale equilibrio e l'ultimo sussulto lo regala Marconi che svetta bene ma non trova lo specchio della porta sul secondo palo. Il forcing finale di Brunori e compagni origina solo un paio di corner sulla spinta vigorosa del Barbera, ma il risultato non cambierà più. Pochi rimpianti e pari sostanzialmente giusto contro un Frosinone che ha dimostrato sul rettangolo verde di meritare a pieno titolo il primato del campionato cadetto. Un bel Palermo sciorina personalità e sprazzi di bel gioco, proseguendo il suo percorso di crescita e danno segnali confortanti in chiave playoff in vista del rush finale del torneo.
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