Nel corso della Palermo Football Conference, evento che accoglie diverse personalità sportive tra dirigenti ed avvocati in collaborazione con l'Università degli Studi di Palermo e l'Università LUMSA, è intervenuto Andrea Stramaccioni, ex allenatore dell'Inter e dell'Udinese tra le altre. Di seguito le sue dichiarazioni:
palermo football conference
Palermo Football Conference, Stramaccioni: “Con l’Inter al ‘Barbera’ ko da Ilicic”
“Oggi ho avuto la fortuna di rivedere dei mostri sacri. Purtroppo il calcio fa fatica a creare nuove persone come Corvino. Il suo Lecce ci batteva nel settore giovanile con la Roma. Per me questo è un sogno, la differenza tra me e chi ha fatto il professionista è che io ero come voi. Queste figure per me erano delle icone. A me è mancato la gestione fuori dal campo. Ho cominciato dall’Inter che ha messo in difficoltà allenatori cento volte meglio di me. Per me l’esperienza in Asia è stata nuova e diverse. Facendo bene in Iran, sono finito sul taccuino degli sceicchi. Arrivare in Serie A e vedere l’importanza che grandi campioni danno alla tecnica di base mi ha dato conferme su quello che pensavo. Ho visto Di Natale e Milito passare ore nella ripetizione di un gesto tecnico. Non è importante ma fondamentale la tecnica di base, tanto di più nel settore giovanile. Spesso in prima squadra non c’è il tempo di lavorare sui dettagli. Sono romanista, uno non cambia la squadra per cui tifa. Il passaggio all’Inter è stato un grande onore. Avere attirato le attenzioni di una persona come Moratti è straordinario. Oggi vedo proprietà distaccate, ma secondo me è troppo importante avere un presidente vicino alla squadra e che conosce la realtà. Ancora oggi sono legatissimo ai giocatori dell’Inter. Zanetti si è rotto qua a Palermo il tendine d’Achille, c’era Perinetti in panchina che mi insultava (ride ndr). Quella partita il Palermo di Gasperini l’ha vinta uno a zero con gol di Ilicic. Che grande Palermo che era quello!"
LEGGI ANCHE
Focus sul collega Roberto De Zerbi, ex tecnico del Palermo tra le altre, oggi alla guida del Brighton in Inghilterra: "Lo stimo tanto, magari quando in Italia era libero le panchine importanti non si muovevano. É giovane, avrà la possibilità di tornare. Sta facendo un grande lavoro in un campionato difficilissimo come la Premier”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA