L'annata successiva si avvicendano in panchina Massimo Bagatti e Giovanni Colella, alla fine si ottiene il tanto sperato traguardo: la salvezza. Il Legnago mantiene la categoria, seppur con il brivido dei playout, a discapito del Ravenna. Dall'estasi al baratro però il passaggio è breve. Il 2021 è l'anno della disfatta: Colella non parte bene, la squadra è inchiodata all'ultimo posto. Alla ventesima giornata la dirigenza affida la panchina a Michele Serena, la cui esperienza dura però circa tre mesi. Poi il disperato tentativo, con la classifica ormai compromessa. Richiamare Colella non basta, alla fine del campionato mentre Matteo Brunori conquista il titolo di capocannoniere dell'intero torneo con il Palermo, il Legnago torna nell'incubo della Serie D.
Ripartire non è semplice, spesso trame come queste si concludono con il fallimento o mancate iscrizioni. Ma non è il caso del Legnago. Il patron Davide Venturato e la dirigenza biancoazzurra decidono di affidare la panchina all'esordiente Massimo Donati. Per l'ex Palermo una brevissima esperienza in D alla Sambenedettese, fresco di patentino. Dopo l'ultima apparizione con gli scarpini indosso, in Scozia, Donati intraprende la carriera di allenatore nelle giovanili dell'Hamilton Academical, poi il ruolo di vice di Angelo Alessio e Alex Dyer al Kilmarnock e infine una manciata di gare con la compagine marchigiana.
Quella al Legnago Salus è quindi la prima vera occasione per dimostrare il proprio valore. Gli idoli Gasperini e Ventura, il calcio propositivo e dinamico in un 4-2-3-1 camaleontico e versatile. "Ho ambizione, voglio arrivare in alto". Si presentava così Massimo Donati durante la prima conferenza stampa da tecnico del Legnago. L'annata della promozione è caratterizzata dalla miglior difesa del girone A con soli 26 gol subiti in 34 gare, fattore chiave per la cavalcata trionfale. Con due giornate di anticipo, i biancoazzurri guadagnano la Serie C, Donati il primo trofeo da allenatore.
Una progettualità fondata sui giovani che è iniziata da subito dopo la retrocessione. Non solo un tecnico dinamico, pronto a rischiare, ma anche un florido settore giovanile. Il passaggio in Lega Pro è il frutto di un progetto ambizioso che parte proprio dai giovani: sono otto i giocatori impiegati dall’allenatore provenienti dal vivaio, un dato che le consegna il titolo di terza squadra più giovane del torneo. La promozione però porta indelebilmente un nome: Daniele Rocco. Numero dieci, bomber e capitano del Legnago. Quattordici reti in campionato che consegnano la vittoria ai suoi. Ma anche la solidità difensiva come detto, fa dei pilastri Mario Noce e Luca Zanetti.
Oggi, 30 luglio, a due mesi dalla promozione, Massimo Donati affronta per la prima volta il Palermo da allenatore. Seppur in amichevole e seppur abbia militato in rosanero solo per una stagione e mezzo, l'emozione per il tecnico friulano sarà tanta. Quella di Donati a Palermo è stata la stagione della retrocessione in Serie B, dei cinque cambi di guida tecnica e dell'inizio della fine dell'era Zamparini. Anni particolari, non facili, che saranno sicuramente rimasti nella mente, nonostante i suoi trascorsi in piazze altrettanto calde come Milan, Bari e Celtic. Appuntamento più tardi, alle 16:30, nell'impianto di Pinzolo.
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