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Palermo: Diamanti non convince Zamparini, contro la Lazio partirà dalla panchina? VOTA

A Bologna una prestazione deludente, domenica potrebbe partire dalla panchina (come fatto già a Cagliari e contro il Milan). Voi preferireste che Diamanti rientri tra i titolari o no con la Lazio? Votate il sondaggio.

Mediagol40

Fin qui, è stato uno dei calciatori del Palermo che è stato impiegato in tutte le partite cui poteva prender parte.

Arrivato a fine agosto in Sicilia, Alessandro Diamanti non è riuscito fin qui a esprimere al meglio le qualità per cui è conosciuto in Italia e... nel mondo. Passo troppo cadenzato, condizione fisica non brillante, incapacità (ad oggi) di dare un'impronta propria alle gare e - cosa peggiore - inabilità di rendersi pericoloso con tiri dalla media distanza o da palla inattiva. Sì, a sconvolgere, più di ogni altro aspetto, è il fatto che Alino fin qui abbia steccato anche sulla "specialità della casa". Perché, se è vero che su qualche calcio piazzato non ha ricevuto - magari - la collaborazione delle "torri" che andavano a saltare, è anche vero che sulle punizioni dirette non ha mai impensierito adeguatamente il portiere avversario. Stesso esito anche quando l'ex Guangzhou si è ritrovato a calciare dalla trequarti o da dentro l'area di rigore su azione. Insomma, sembra pacifico dire che quello visto fino al match contro il Bologna (ultimo impegno ufficiale dei rosanero) non sia il vero Diamanti.

Guardando l'altra faccia della medaglia, tuttavia, occorre ammettere che l'apporto di Diamanti è risultato essere prezioso allorquando i più giovani del gruppo si sono ritrovati a richiedere consigli ai più esperti. Insieme a Vitiello e Rispoli, Diamanti rappresenta di fatto l'unico che conosca più di ogni altro la Serie A: 180 presenze (circa) nel massimo campionato italiano, arrivate dopo una genuina gavetta nelle leghe minori. "Diamanti what's what", direbbero nel Newham, dove ha giocato vestendo la maglia del West Ham. Diamanti sa le cose come stanno, sa come si fa, ma - almeno per adesso - non ha i mezzi per farlo. Perché ci sarà un motivo se gli allenatori (quelli bravi) chiedono ai propri presidenti di completare l'organico prima di partire per il ritiro estivo. La preparazione atletica svolta in gruppo è una marcia in più, con tutto il rispetto per gli allenamenti svolti umilmente e lontano dai riflettori in altre sedi.