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Palermo, Di Piazza porta Mirri in tribunale: chiesto sequestro beni Hera Hora

Palermo, Di Piazza porta Mirri in tribunale: chiesto sequestro beni Hera Hora

Tony Di Piazza trascina Dario Mirri in tribunale. L'ex vice presidente del club rosanero adesso attende la decisione del Tribunale di Catania

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Tony Di Piazza trascina Dario Mirri in tribunale. L'ex vice presidente del club di Viale del Fante adesso attende la decisione del Tribunale di Catania che dovrà pronunciarsi sulla richiesta di sequestro conservativo dei beni di Hera Hora. Il motivo che ha spinto l'imprenditore italo-americano a esporsi in tal modo è legato al mancato accordo tra le parti, in merito al valore della quota da liquidare al socio recedente entro il mese di dicembre.

L'ormai ex dirigente rosanero che deteneva il 40% della società ha deciso di non far più parte del progetto a causa di reiterate divergenze e continue incomprensioni con l'attuale numero uno del Palermo e adesso chiede la liquidazione della propria parte. «Il procedimento - scrive l'edizione odierna de 'Il Giornale di Sicilia' - è stato iscritto a ruolo lo scorso 4 agosto e l’udienza di comparizione delle parti è stata fissata dal giudice Chiara Salamone per il 21 settembre... dal club di viale del Fante fanno sapere che 'tale iniziativa si inserisce all’interno del contenzioso avviato ormai da più di un anno da Di Piazza e la vicenda relativa alla valorizzazione della sua quota è da tempo sul tavolo dei legali'». Tale situazione potrebbe avere un peso negativo per quanto concerne la cessione del club, visto che chi vorrà presentare un'ipotetica offerta per l'acquisizione del club dovrà tener conto del «contenzioso avviato dall’ex socio per la liquidazione della sua parte». In questo momento Di Piazza è di fatto un creditore del Hera Hora e per tale motivo la Italplaza Sports Llc (società gestita dall'ex presidente) punta ad ottenere il sequestroin modo conservativo i beni di Hera Hora ovvero delle quote del club. Adesso il futuro del Palermo sarà condizionato, come già ribadito, anche dalla sentenza del Tribunale di Catania visto e considerato che, nel caso in cui ci sia il coinvolgimento di una società con sede all'estero (vedi ItalPlaza), solo determinate sezioni possono occuparsi di tali processi.

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