Di Anthony Massaro
BALDINI STORY
Palermo, cura Baldini a stagione in corso: i precedenti del tecnico da subentrato
Il ritorno di Silvio Baldini sulla panchina del Palermo rappresenta per l'ex Carrarese una sfida molto ardua da vivere, ma affascinante e stimolante per un tecnico ambizioso e preparato come il mister toscano. Baldini nella sua carriera si è sempre contraddistinto per carisma e personalità e non si è mai tirato indietro, specialmente quando le cose non vanno per il verso giusto. Non è la prima volta che il classe1958 accetta un incarico a stagione in corso.
La sua prima esperienza ad Empoli iniziata nel dicembre del 1999, parte in una situazione critica e turbolenta, con l'attuale allenatore rosanero che ereditò da Elio Gustinetti una squadra che aveva l'obiettivo di tornare in Serie A ma che fino a quel momento aveva totalizzato soli 13 punti nelle prime 13 giornate nel campionato di SerieB. La stagione si chiuderà con i toscani al 9° posto in classifica, in ascesa ma lontani dalla lotta per la promozione, costretti a rimandare al seguente anno i sogni di gloria.
La seconda stagione di Silvio Baldini sulla panchina degli azzurri si dipana diversamente sul piano della qualità del gioco, ormai rivitalizzato e reso marcatamente offensivo dal tecnico ex Catania, con l'Empoli che riesce solo a sfiorare la promozione nella massima serie italiana, giungendo subito dietro il Venezia che arrivò quarto nella stagione 2000-2001.
Il terzo anno è quello della consacrazione per il gruppo guidato dal mister di Massa, che si impone fin da subito come tra le favorite per la promozione, disputando una stagione eccellente, sfoderando un calcio spregiudicato ed armonioso, conducendo l'Empoli fino al quarto posto in classifica che valse la promozione in Serie A. Toscani che misero in mostra il miglior attacco del torneo, con ben 60 gol segnati, trascinati dal giovane e talentuoso Totò Di Natale, autore di 16 reti e capocannoniere del campionato.
L'attaccante campano esplose proprio sotto la guida di Baldini, con il tecnico toscano bravo a sciorinare ancora una volta le sue grandi abilità da maestro di calcio, sfruttando ed esaltando al massimo le qualità dei singoli in seno alla rosa. La sua ultima annata in terra empolese, sarà quella 2002-2003, stagione in cui ottenne una salvezza travagliata ma meritata in Serie A, arrivando al 13° posto in classifica, per poi separarsi dalla società del patron Corsi a fine stagione, accettando la corte del prestigioso ed ambizioso Palermo di Maurizio Zamparini.
Nella sua carriera di tecnico, Silvio Baldini ha dovuto affrontare sfide tecnicamente complicatissime, come quella di Lecce nella stagione 2005-2006, con l'obiettivo di salvare una squadra obiettivamente poco attrezzata per mantenere la categoria. La chiamata per il tecnico toscano anche qui arriva a stagione già iniziata, a lasciargli il posto sarà Angelo Gregucci che totalizzò solo un punto nelle prime 5 giornate di campionato. Il debutto sarà brillante e gradevole, con un convincente 3-0 sul Cagliari. Da lì in poi la stagione prende una piega abbastanza negativa, con la compagine salentina capace di ottenere i 3 punti solamente in altre due occasioni. Nel gennaio 2006 la società pugliese decide di cambiare nuovamente allenatore, visto che fino a quel momento Baldini, aveva raccolto un bottino magrissimo di 12 punti in 16 partite. Al suo posto arrivò Roberto Rizzo, affiancato da Francesco Paleari, che non trovò la soluzione ai problemi dei giallorossi arrivando ultimo in classifica a fine campionato e retrocedendo matematicamente con due giornate d'anticipo.
Statistiche alla mano, l'insediamento recente sulla panchina del club di Dario Mirri costituisce per Baldini il terzo subentro a stagione in corso nella parabola professionale dell'allenatore toscano. Secondo capitolo nel capoluogo siciliano, dopo la prima esperienza del 2003-2003 in cui conquistò oltre la metà dei punti utili a quel Palermo per ottenere una storica promozione in Serie A poi sancita con Francesco Guidolin al timone. Dopo la favola Carrarese, Baldini riprova a convincere e stupire in una città che ama profondamente e che ha continuato a frequentare al netto del suo percorso professionale. L'obiettivo è realisticamente quello di conquistare un posto al sole in chiave playoff che possa mettere la compagine rosanero nelle migliori condizioni per compiere il tanto agognato salto di categoria.
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