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Palermo, corsa e grinta per Corini: Gomes sempre più “intoccabile”

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Claudio Gomes si è preso il centrocampo rosanero a suon di prestazioni

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Campionato di Serie B al giro di boa, fine del girone d'andata in concomitanza con la fine dell'anno solare e la conseguente sosta. La serie cadetta riprenderà il 14 gennaio. Il Palermo chiude la sua prima parte di stagione con 24 punti raccolti in 19 gare, solamente quattro lunghezze al di sopra della zona playout ed a due punti di distacco dalla zona playoff.

Nello scacchiere di Eugenio Corini ha tenuto banco per settimane la questione centrocampo. Durante la sessione estiva di calciomercato, la dirigenza rosanero ha messo a disposizione del "Genio" calciatori duttili e con caratteristiche differenti, tra nuovi acquisti e permanenze. Del vecchio ciclo targato Silvio Baldini è "sopravvissuto" solamente Damiani, Broh è tornato in Sicilia dopo la stellare esperienza al Sudtirol, dalla B sono arrivati i volti noti  Leo Stulac e Darjio Saric, dal Torino invece Jacopo Segre. Al tramonto dell'ultimo giorno di calciomercato, il direttore sportivo Leandro Rinaudo annuncia l'ultimo acquisto della campagna rosanero. Si tratta di una trattativa "in famiglia" con il Manchester City, club principale della Holding City Group: dall'U23 degli inglesi arriva Claudio Gomes.

Oggetto sconosciuto ai più, il centrocampista francese classe 2000 viene inizialmente relegato in panchina in favore del più esperto Stulac. Cinque minuti raccolti nelle prime quattro gare dopo il suo arrivo, poi la svolta nella gara interna contro il Pisa. Lo sloveno ex Empoli, in ritardo evidente di condizione, non convince appieno Corini, che cerca maggiore equilibrio e dinamismo in zona nevralgica e decide di puntare sul giovane Gomes da titolare. Al "Barbera". contro la compagine di D'Angelo, finirà con un pirotecnico 3-3, dopo tre sconfitte consecutive per i rosanero che tornano a fare punti. L'ex City si dimostra agli occhi di compagni e addetti ai lavori pienamente pronto per affrontare la serie cadetta.

Dalla gara sopracitata, Claudio Gomes non lascerà più il posto da titolare. Sempre dal 1' nelle successive nove gare, sempre in campo e sostituito raramente solo per una manciata di minuti finali. Geometrie, duttilità, interdizione e schermatura della retroguardia, sagacia tattica e tanta corsa per il 22enne cresciuto nelle giovanili del Paris Saint-Germain dal 2013 al 2018. A soli 18 anni fa già parte della compagine di Pep Guardiola, in cui registra solamente una presenze in prima squadra in EFL Cup. Girato in prestito allo Jong PSV, formazione giovanile del noto club olandese, Gomes colleziona 21 presenze di spessore che gli valgono la convocazione in nazionale francese tra U19 e U20. Poi il ritorno al City, dove però le porte sono nuovamente sbarrate, il nuovo prestito stavolta in Championship al Barnsley. 31 apparizioni con gli inglesi condite da una marcatura, poi il nuovorientro a Manchester.

Soprannominato "Kantè" dai vecchi compagni, la principale caratteristica dell'ex City è la corsa, unita alla capacità di recuperare e smistare con linearità i cosiddetti "palloni sporchi".  334 passaggi in totale per il francese, con una percentuale di riusciti del 79%, tra i migliori dell'intera compagine rosanero. Oltre al 52% di duelli a centrocampo vinti, questi fattori gli ha permesso di diventare tra gli intoccabili di Corini. La sua assenza ha influito non poco nella gara di Brescia, pareggiata poi dal Palermo per 1-1.  Confermarsi gara dopo gara in un campionato ostico come la Serie B non è facile, specialmente alla prima esperienza e con una squadra il cui obiettivo dichiarato è il mantenimento della categoria. Sicuramente la forza e l'intraprendenza non mancano al francese, prospetto già maturo in termini di applicazione, professionalità e forma mentis, e  capace anche di scalzare calciatori con esperienza e talento, anche se di caratteristiche diverse, come Stulac e Saric.

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