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PALERMO-COMO

Palermo-Como 0-0: rosa belli per un tempo, palo di Segre. Pigliacelli evita la beffa

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Palermo brillante nel primo tempo ma che cala nella ripresa: pari contro il Como

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In aggiornamento...

PRIMO TEMPO  - Palermo che cerca slancio e continuità dopo la preziosa vittoria di Benevento. Al Barbera arriva il Como di Longo, impelagato nella zona calda della classifica e reduce da un pari rocambolesco per 3-3 ottenuto ad Ascoli. Turnover appena accennato da Corini in questo turno infrasettimanale, valevole per la sedicesima giornata del campionato di Serie B.  Sorpresa Vido dal primo minuto, Valente parte dalla panchina.

Pacchetto difensivo confermato in blocco, fiducia n zona nevralgica a Damiani, dopo l'ottima prova fornita dall'ex Empoli al Vigorito. Palermo schierato con una sorta di 4-4-2 elastico con Pigliacelli  tra i pali, Mateju e Sala esterni bassi, Nedelcearu e Bettella coppia di centrali difensivi.  Gomes e Segre  interni, Di Mariano e Damiani larghi, Vido affianca Brunori in avanti. Avvio di gara scoppiettante, Palermo intenso, brillante e dinamico, il Como tiene botta e vacilla, ma non sta a guardare e prova a rispondere colpo su colpo.  I rosa giocando a buon ritmo, tessendo una manovra armoniosa, avvolgente e incisiva. Le occasioni arrivano in serie: Segre timbra il palo di testa su perfetto cross di Sala, quindi la difesa lariana si salva per il  rotto della cuffia su doppia conclusione ravvicinata di Brunori. Mancuso prende d'infilata la linea difensiva di Corini e si presenta a tu  per tu con Pigliacelli, bravo il portiere rosa ad opporsi in uscita bassa.  Damiani è gagliardo, lucido e illuminante in sede di impostazione, break e transizione ad innescare Brunori, scarico dietro e cross di Sala per l'ennesimo blitz aereo di Segre, para in tuffo Vigorito. Mancuso scaglia un bel mancino a giro dal limite, incrocio sfiorato a Pigliacelli battuto. Il Palermo attacca la porta lariana con più uomini e non sempre riesce a ricomporre la densità in fase di non possesso: prima Cutrone e poi Cerri mettono j brividi a Pigliacelli non centrando la porta da ottima posizione. Un bel primo tempo si chiude in parità.

 

SECONDO TEMPO -  Palermo che cala sensibilmente in termini di intensità e fluidità nello sviluppo della manovra rispetto alla prima frazione. Ripresa che si dipana sui binari dell'equilibrio e rosa che non riescono più a rendersi seriamente pericolosi dalle parti di Vigorito. Anzi, è il Como a sfiorare due volte il vantaggio con Mancuso ed il subentrato Ioannou che  colpisce la traversa grazie alla parata prodigiosa di Pigliacelli. I cambi varati dal tecnico, Saric, Broh e Valente per Segre, Vido e Damiani, Soleri per Di Mariano e Stulac per Gomes, non mutano l'inerzia cristallizzata di un match dai due volti. Il Como si compatta e crea una fitta densità a protezione della propria metà campo, il Palermo smarrisce lucidità e scorrevolezza nella circolazione della palla ed abusa del lancio lungo, senza grossi risultati. Un paio di spunti di Sala sul binario mancino, con annessi cross insidiosi, un diagonale largo di Brunori, un sinistro alto scagliato dai venti metri di Stulac. Quindi, in pieno extra time, vibranti proteste per un presunto atterramento di Brunori in area di rigore. L'arbitro sorvola, decretando il termine del match dopo quattro minuti di recupero. Il Palermo non riesce ad andare oltre il pari contro la compagine di Longo.  

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