Il triplice fischio del match tra Como e Palermo ha allungato il digiuno di vittorie dei rosanero: una vittoria nelle ultime dodici sfide disputate. Le dichiarazioni di Eugenio Corini nel post gara, ancora una volta, distoglieranno l'attenzione dall'ennesima prestazione negativa della squadra. Il tecnico nativo di Bagnolo Mella in quel del 'Giuseppe Sinigaglia' ha incassato con la solita flemma l'ennesima performance non certo indimenticabile dei suoi. Parlerà di due punti persi. Venticinque confortanti per ritmo, atteggiamento ed intensità, poi una ripresa oggettivamente piatta, caratterizzata da una supremazia territoriale macchinosa e sterile. Nonostante il Palermo abbia provato, senza mai rendersi pericoloso, a fare la gara anche nella seconda frazione di gioco, l'opportunità più nitida della ripresa è stata quella confezionata dai lariani con Gabrielloni. Il percorso di crescita, a cui fa riferimento Corini, viene da pensare che sia inteso in proiezione e prospettiva a lungo termine, poiché non si hanno obiettivamente tracce tangibili nell'immediato di un'evoluzione sotto il profilo tecnico-tattico delle prestazioni della squadra.
CORINI TRA PLAYOFF E RIMPIANTI
Palermo, che rimpianti! Calo prestazioni, niente vittorie. Corini, gioco e playoff…
Corini: “Bene anche il secondo tempo. Due punti persi? Assolutamente, playoff importanti”
Specie nel cuore del girone di ritorno, il pacchetto arretrato dei siciliani si è mostrato uno dei più fragili della categoria. Tante, troppe, le leggerezze difensive di Nedelcearu e compagni nelle ultime uscite. Eccessive le chiamate in causa di un prodigioso Pigliacelli nell'arco della stagione. L'ex portiere di Trapani e Frosinone, durante il corso dell'anno, con prestazioni sopra la norma, ha spesso evitato figure barbine e numerose reti subite in più rispetto a quelle indicate dalle insindacabili statistiche al Palermo FC. Parate decisive che sono valse punti pesanti, nonostante un paio di fisiologiche sbavature.
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La squadra rosanero è la tredicesima difesa della Serie B con 44 gol subiti. Ad oggi hanno fatto meglio formazioni come Cittadella, Benevento e Perugia. Tutte compagini che stanno sotto ai rosanero in classifica, oltre che sulla carta meno attrezzate sul piano della qualità dell'organico.
Il club di proprietà del City Football Group è ottavo in cadetteria per XGA (parametro esplicativo in merito alla produzione offensiva della squadra avversaria). Raccolta statistica che focalizza chiaramente come la solidità difensiva dei siciliani, sia spesso e volentieri frutto del demerito altrui o delle grandi performance offerte dal proprio portiere, come precedentemente sottolineato.
Il Palermo oltre a non essere spesso impeccabile nella fase di non possesso, non diverte né coinvolge nello sviluppo di una fase offensiva spesso monocorde e poco efficace. In nove mesi circa di lavoro, Corini ed il suo staff hanno dovuto affrontare premesse e criticità non di poco conto, insediandosi a pochi giorni dall'avvio del campionato e cercando di assemblare a stagione in corso una rosa profondamente rivoluzionata in sede di calciomercato. Impresa riuscita gradualmente sul piano dell'identità tattica e degli equilibri collettivi nel corso dei mesi, complicata dai numerosi infortuni, da inesperienza e discontinuità di molti elementi non certo veterani della categoria, dalla stagione deludente di alcuni big che hanno marcatamente steccato rispetto alle aspettative. Una crescita che si è bruscamente arenata nella fase topica del girone di ritorno, in cui il Palermo troppe volte ha lasciato inopinatamente punti per strada, sull'altare di un atteggiamento spesso troppo speculativo e conservativo, di alcune scelte tecniche discutibili, di un logorio mentale e nervoso alla base delle ultime insipide performance. Con proposta di gioco involuta e risultati alla mano, Dopo 35 gigli ultimi due mesi della compagine di Corini possono definirsi piuttosto deludenti. Dopo trentacinque giornate i rosanero sono undicesimi ad una lunghezza dall'ottavo posto, hanno vinto dieci partite, pareggiate quindici e perse le restanti dieci.
Organico alla mano, ed in considerazione del livello delle dirette concorrenti in zona playoff, il Palermo dispone inconfutabilmente di una rosa che potrebbe legittimamente ambire a piazzarsi dal sesto all'ottavo posto al termine della regular season. Cifra tecnica complessiva e livello di opzioni come prime alternative sono più che apprezzabili in relazione agli standard della categoria. Una rosa fondamentalmente equilibrata, solida, sufficientemente profonda, ricca di individualità duttili per attitudini, potenzialmente funzionali all'applicazione di più sistemi di gioco.
Tornando alla proposta di gioco delle ultime uscite nelle quali non sono arrivati successi, le avversarie di turno, non alzando la pressione, hanno permesso a Gomes e compagni di palleggiare con facilità e arrivare spesso al limite dell’area ma, a parte qualche sbocco in ampiezza per i movimenti degli esterni, quasi mai si è trovata la combinazione giusta, per trovare incisività e profondità, mettendo gli attaccanti in condizione di arrivare davanti ai portieri. L'obiettivo minimo della prima stagione targata City Football Group è stato centrato. Anche nel prossimo campionato il Palermo FC sarà ai nastri di partenza della Serie B 2023-2024- Eppure echeggia forte il rimpianto per aver avuto la concreta possibilità di andare ai playoff e di essersi inconsciamente appiattiti sotto il profilo tecnico e mentale, lasciandosi trascinare da un'inerzia greve che non sta certo suscitando sussulti ed emozioni pari all'incommensurabile passione del tifo rosanero.
C’è però ancora un tris di partite che può aprire interessanti prospettive in ottica playoff, per chi ancora ci crede. Ma dopo la prestazione opaca offerta nella trasferta di Como, il conforto della matematica ed i margini esplorabili in graduatoria appaiono spiragli troppo flebili per alimentare i brandelli del sogno.
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