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Palermo, centro sportivo e stadio “di proprietà”: le ultime. Il progetto di Dario Mirri…

Nella giornata di ieri il nuovo incontro tra il sindaco Leoluca Orlando e il presidente del Palermo, Dario Mirri: le ultime

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Nuovo incontro tra Leoluca Orlando e Dario Mirri.

Nella giornata di ieri, prima della presentazione del progetto Polisportiva Virtuale - secondo quanto riportato dall'edizione odierna de 'La Repubblica' - il sindaco di Palermo e il presidente del club rosanero avrebbero fatto il punto della situazione relativamente allo Stadio e al centro sportivo, due argomenti di centrale importanza per il Palermo.

"La prossima giunta approverà un atto d'indirizzo per la concessione del diritto di superficie dello stadio 'Barbera'. Ci sarà un bando aperto al quale potranno partecipare tutti, ovviamente anche il Palermo che se si aggiudicherà la concessione dell'impianto ne diventerà praticamente il proprietario come altre importanti realtà italiane. È un passaggio decisivo anche per i risultati sportivi del club", ha dichiarato a tal proposito Orlando.

E questo permetterebbe al Palermo di intervenire sulla ristrutturazione e modernizzazione del "Renzo Barbera", così come fatto da Atalanta e Udinese. Ma non solo; uno degli obiettivi di Mirri resta l'eliminazione delle barriere. "Quello dell'eliminazione delle vetrate - ha proseguito il sindaco - è un progetto comune che abbiamo con il club. L'amministrazione aspetta i progetti esecutivi per la rimozione delle barriere e per l'installazione del videocontrollo, due interventi che sono quelli prescritti dalla questura per dare il via libera al 'Barbera' senza barriere. Per il diritto di superficie, invece, ci saranno più passaggi che coinvolgono oltre che il comune anche la regione".

PAROLA A MIRRI -"Il mio sogno - ha spiegato Dario Mirri - è quello di una crescita culturale: il questore mi ha chiesto se ero convinto della rimozione delle barriere perché di fatto mi assumo una grande responsabilità. Il Palermo scommette sull'autocontrollo della sulla sua gente, scommette che non ci saranno invasioni di campo e che nessuno tirerà oggetti. Con Tony Di Piazza puntiamo su uno stadio accogliente e aperto alle famiglie. Il nuovo Palermo deve essere aperto a tutti come è già diventato il suo stadio. Il 'Barbera' prima era sempre chiuso, oggi invece è sempre aperto. C'è il bar e lo store e può diventare un luogo d'incontro per i tifosi", sono state le sue parole.

Chiosa finale sul progetto relativo al nuovo centro sportivo. "Realizzarlo vale tanto quanto una promozione in una serie dalla quale non si può retrocedere. Se lo costruiamo non falliamo e non retrocediamo: diventa un nostro patrimonio sia immobiliare che di sviluppo per le nuove leve. Non posso garantire la promozione in serie C, ma da imprenditore posso garantire che entro il 2020 avremo la nostra promozione con il centro sportivo. È un impegno che mi sono assunto e che porterò a termine. Lo voglio fare a Palermo perché è giusto così. Ed è anche bello simbolicamente farlo in città. Dobbiamo fare campi di calcio, non ville o palazzi. Serve un terreno con destinazione d'uso per impianti sportivi. Spazi già previsti e che ci permettono di non passare dalla burocrazia", ha concluso.

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