Palermo-Campobasso 3-1: Silipo show e bis Valente. Ripresa shock, Brunori la chiude

PRIMO TEMPO - Vincere per conferire slancio ed abbrivio ad un avvio di stagione mediocre. Il Palermo sfida il Campobasso al "Renzo Barbera" nel turno infrasettimanale del campionato di Serie C con un obiettivo piuttosto chiaro.

Filippi non rinuncia al 3-4-2-1 ma presenta in distinta interessanti novità per quanto concerne i singoli interpreti. Torna Lancini al centro della difesa, chance significativa nell'undici titolare per Odjer, interno di regia in luogo di De Rose, e Silipo, schierato sulla trequarti in tandem con Floriano. Soleri guida l'attacco con Brunori pronto a subentrare in corso d'opera.

Palermo quindi disposto con Pelagotti tra i pali, Buttaro, Lancini e Marconi a comporre la retroguardia, Almici e Valenti esterni alti, Odjer-Luperini binomio in mediana. Silipo e Fella galleggiano tra le linee a supporto di Soleri.

Novità che sortiscono subito un effetto adrenalinico in casar rosanero: Floriano lavora bene la sfera sul versante sinistro dell'area di rigore e serve Lancini, protezione e scarico  per Silipo che scaglia un mancino chirurgico sul secondo palo imparabile per Raccichini. Stoccata potente e precisa che certifica il talento di un gioiello fin qui troppo sacrficato nelle gerarchie del tecnico. Sull'onda dell'entusiasmo, il Palermo replica dopo pochi secondi: il tacco sontuoso di Silipo libera Soleri, imbucata per Floriano che calcia addosso al portiere ospite, Valente sigla il raddoppio con un delizioso destro a giro.

Il 4-3-3 temerario coniato da Cudini concede spesso interspazi e profondità che esaltano qualtà tecniche di Silipo e Floriano e fisicità straripante di Soleri.

Il gioiello scuola Roma si produce in un pregiato saggio di tecnica individuale: verticalizzazione radente a liberare Floriano in ripartenza, tunnel, dribbling ed orpelli sullo stretto che ubriacano calcisticamente gli avversari. Il Campobasso continua a prendersi rischi notevoli ma prova ad insidiare Pelagotti. Dopo la mezz'ora, il Palermo rischia tre volte: Odjer si immola su sinistro di Vitali, Lancini si addormenta e Rossetti sfiora il palo, Marconi spazza l'area piccola su un'altra pregevole trama dei molisani.  Le cose si complicano ulteriormente per la compagine di Cudini in chiusura di frazione: Giunta prende il secondo giallo, con annessa espulsione, per fallo su Soleri e lascia i compagni in inferiorità numerica.

SECONDO TEMPO - Una gara che sembrava in totale controllo, con il Palermo in vantaggio di due gol ed un uomo, si complica incredivilmente per la compagine di Filippi. Rossetti salta secco  Lancini e Marconi e scaglia un diagonale non irresistibile che trova impreparato Pelagotti.

Filippi richiama in panchina Almici e Luperini e getta nella mischia Doda e Dall'Oglio. Neanche il tempo di metabolizzare i nuovi innesti che Odjer commette una grave ingenuità: entrata dura e scomposta in zona nevralgica che induce il direttore di gara ad optare per il cartellino rosso. Parità numerica ristabilita e Filippi che cerca di turare le falle con un altro doppio cambio: De Rose subentra ad un applauditissimo Silipo tra il disappunto generale. Brunori rileva Floriano. Padroni di casa disposti con un 3-4-2 e Campobasso che inizia a credere in una clamorosa rimonta con circa venti minuti da giocare. Il match si snoda su un bivio decisivo al minuto trentadue: Lancini interviene in modo perentorio, ma sul pallone, fermando la percussione di Tenkoran, l'arbitro opta per la concessione del penalty ai molisani.  Le proteste veementi dei padroni di casa servono a poco: Bontà si presenta dal fischetto e timbra la traversa a Pelagotti battuto. Scampato il pericolo, il Palermo trova il tris con la stoccata di Brunori, bravo ad attaccare la profondità e a battere con freddezza il portiere molisano in uscita. Un sospiro di sollievo al culmine di una ripresa costellata da errori ed incertezza, nel corso della quale il Palermo ha rischiato di compromettere una vittoria che pareva ampiamente ipotecata dopo la scintillante prima frazione.