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Palermo, Arkus Network ridisegna il club rosanero: prime scintille con Mirri e Dragotto. La situazione…

PALERMO, ITALY - MAY 08: (L-R) Daniela De Angeli, Rino Foschi, Walter Tuttolomondo, Vincenzo Macaione, Giuseppe Valente, Salvatore Tuttolomondo, Alessandro Albanese, Roberto Bergamo, Stefano Pistilli and Fabrizio Lucchesi attend a press conference during the presentation of ARKUS Network Group as US Citta' di Palermo new owner at Mondello Palace on May 08, 2019 in Palermo, Italy. (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

Mediagol.it vi propone un estratto di un articolo pubblicato quest’oggi dal 'Giornale di Sicilia': "Salvatore Tuttolomondo ha lasciato intendere di..."

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Il nuovo Palermo inizia a muovere i suoi primi passi.

"Scintille con Mirri:« Pronto a risolvere il contratto»". Titola così l'odierna edizione del 'Giornale di Sicilia'. D'altra parte, le dichiarazioni rilasciate ieri dagli esponenti della Arkus Network, relative al contratto pubblicitario sottoscritto dalla Damir lo scorso febbraio, non hanno lasciato presagire un rapporto idilliaco tra le due parti.

"Da un lato la volontà di aprirsi all'imprenditoria locale, dall'altro le «frecciate» a due imprenditori palermitani che, negli ultimi due anni, hanno messo soldi nelle casse del Palermo. Tuttolomondo ha lasciato intendere di voler valutare eventuali azioni da intraprendere sul contratto firmato con Damir e di poter fare a meno della presenza di Dragotto nella cordata pronta a partecipare all'operazione […]".

Puntuale la reazione di Tommaso Dragotto, che deluso da quanto affermato da Salvatore Tuttolomondo, si è detto deciso a tirarsi immediatamente indietro: "[…] È lapidario Dragotto, che già in tempi non sospetti si è espresso con termini a dir poco critici sulla forza economica di Arkus Network e sulla volontà di vedere da parte della nuova proprietà l' evidenza dei fondi da immettere nelle casse societarie: «Non deve darla a me l'evidenza - ribadisce Dragotto - deve darla alla cittadinanza. A me non interessa, non ho alcun problema con lui. Ho detto che, dal momento in cui si sono verificate una serie di notizie giornalistiche, avrebbe dovuto presentare in conferenza stampa copia dell'assegno o del versamento di tali cifre. Lui questo non l' ha dimostrato mai». L' imprenditore palermitano si tira dunque fuori, ma spera che Tuttolomondo possa portare a termine il progetto annunciato […]".

Tempestiva anche la risposta di Dario Mirri, che nel club di Viale del Fante, ha immesso ben 2,8 milioni di euro scongiurando la penalizzazione nel mese di febbraio: "Toni diversi, invece, quelli utilizzati da Mirri. […] «Preciso subito - si legge in un suo comunicato - che già lo scorso 6 maggio, quando ancora eravamo in piena corsa promozione, nel corso di un incontro avuto con il fresco di nomina vicepresidente Vincenzo Macaione, avevo già dato la mia disponibilità a risolvere il nostro contratto se questo fosse stato considerato d' ostacolo alle politiche o al piano industriale della nuova società. Era ed è sufficiente che l' attuale proprietà restituisca alla Damir i 2,8 milioni più Iva che abbiamo versato. La mia volontà era, ed è rimasta, quella di dare una mano, per l' amore e la passione nutriti per la nostra squadra del cuore […]  - si legge - ".  

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