FINALE PLAYOFF SERIE C

Padova-Palermo 0-1: lampo Floriano e cuore nella ripresa, ai rosa la finale d’andata

Grazie ad un gol di Floriano nel primo tempo il Palermo riesce a sbancare l'Euganeo ed aggiudicarsi il primo atto della doppia finale playoff. Il Padova spinge forte nella ripresa e la squadra di Baldini stringe i denti difendendosi con ardore

Mediagol ⚽️

Palermo

Un Palermo solido, cinico e concreto si aggiudica con non poca sofferenza la finale di andata dei playoff di Serie C. Decide un lampo di Floriano all'alba del match, dopo una decina di minuti, con l'esterno offensivo rosa rapace e risoluto nel capitalizzare un assist di Valente dopo un errore di Curcio.

Sul gol del vantaggio, il Palermo ha edificato il successo, giocando nel complesso un buon primo tempo e stringendo i denti in una ripresa quasi di mero contenimento, in cui ha arginato con compattezza e abnegazione il forcing di un Padova alla disperata ricerca del pari.

Un paio di ghiotte occasioni per il raddoppio nella prima frazione, su altrettante ripartenze in percussione di Giron sul binario mancino, quindi una strenua resistenza per circa un'ora al cospetto degli attacchi della squadra di Oddo.

Dopo un'ottima partenza, in cui ha aggredito alto l'avversario e gestito con autorevolezza il pallino del gioco, la compagine di Baldini è progressivamente calata in termini di lucidità ed intensità, abbassando troppo il baricentro e non riuscendo più a riproporsi con la consueta pericolosità in ampiezza ed in verticale. Già dopo la rete di Floriano che aveva rotto l'equilibrio, il Palermo ha rischiato grosso in varie circostanze, prima con una percussione di Bifulco, il cui gol è stato annullato per chiara posizione di offside, poi con un'uscita improvvida di Massolo che ha costretto Marconi ad un prodigioso salvataggio sulla linea su incornata di Chiricò, la cui bontà è stata certificata da Gualtieri dopo il dovuto consulto al Var.

Nonostante il fisiologico deficit di energie e l'arrembante ritorno dei veneti, il Palermo ha retto l'urto dei biancoscudati nella ripresa, rischiando relativamente poco nonostante il Padova abbia spinto davvero forte, a tratti schiacciando De Rose e compagni. Un destro alto di Chiricò da ottima posizione, una respinta di Massolo su destro violento di Jelenic e poco altro in termini di occasioni nitide per gli uomini di Oddo.

Muro eretto dalla monumentale prova dei centrali difensivi rosa che hanno dominato  sui palloni aerei e chiuso puntualmente ogni spiffero, al pari di Buttaro coraggioso e provvidenziale nell'esecuzione di alcune decisive diagonali. Baldini ha coniato il consueto 4-2-3-1 con i soliti noti e l'approccio alla gara è stato autorevole e di grande personalità. Alto, corto ed aggressivo in pressione sulla trequarti, il Palermo ha subito creato impacci alla retroguardia biancoscudata. Prima una percussione di Valente con annesso cross su cui Brunori non è arrivato per un soffio, quindi il pasticcio di Curcio ed Ajeti, pressati da Valente bravo a servire Floriano in versione bomber sottomisura.

Padova colpito nel morale e stordito sul piano nervoso, Palermo bravo a riproporsi con automatismi rodati in ripartenza sulle catene laterali, capace di spaventare ancora Donnarumma. Giron ha spinto forte a sinistra e sfornato un assist al bacio per Brunori la cui zampata d'esterno ha sfiorato il palo a Donnarumma battuto. Il gol annullato a Bifulco ed il salvataggio sulla linea di Marconi hanno fatto correre più di un brivido sulla schiena dei tifosi rosanero.

Baldini ha lanciato Soleri per Floriano nella ripresa, ma il Padova è partito con grande ritmo e piglio arrembante, costringendo gli ospiti ad abbassare il baricentro ed a rannicchiarsi negli ultimi trenta metri a protezione di Massolo. Tuttavia, nonostante la chiara supremazia territoriale dei veneti, Il Palermo ha stretto i denti ed ha saputo soffrire, grazie al carattere ed allo spirito di sacrificio di tutti gli effettivi, encomiabili ed applicati in fase di non possesso. Corsa, raddoppi, sacrifici e ripiegamenti, a coadiuvare l'ottimo lavoro di esecuzione e letture dell'intera retroguardia.

Un guizzo di Chiricò, un paio di conclusioni dalla media distanza di Jelenic, un nugolo di palloni gettati nel mucchio fagocitati da Lancini, Marconi e Buttaro, con Soleri e Luperini alfieri aggiunti sulle palle inattive a difesa del vantaggio. Baldini ha rilevato gli ammoniti Giron e Damiani con Crivello e Dall'Oglio, il Palermo ha serrato ulteriormente i ranghi e masticato amaro per un paio di ripartenze gestite con scarsa lucidità che avrebbero potuto far male ad un Padova totalmente sbilanciato in avanti. Oddo ha infatti rischiato il tutto per tutto nell'ultimo scorcio di gara, varando uno spregiudicato 4-2-4 con Cissè e Ceravolo in modalità doppio centravanti e Dezi e Della Latta in luogo di Saber e Ronaldo. Tutto inutile, poiché con ardore agonistico e stoica vigoria, la compagine rosanero ha blindato il prezioso vantaggio. Cifra tecnica complessiva e valore assoluto del Padova renderanno la vita difficile agli uomini di Baldini nel retour match del Barbera, ma con la spinta trascinante del pubblico rosanero e lo spirito gladiatorio mostrato dal Palermo nel corso di questi playoff vi sono tutti i presupposti per completare l'opera e conquistare la meritata promozione in Serie B.

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