Moreo: “Sogno la A con il Palermo. Gol? Li dedico a mio nonno, mi ha trasmesso la passione. Poi con mio padre…”

Nuova tappa del Palermo Football Tour, protagonista Stefano Moreo.

L'attaccante rosanero, rinato in questa prima metà di stagione sotto le sapienti mani del tecnico Roberto Stellone, si gode la città ed il mercato della Vucciria, tripudio di colori e voci che lo abbracciano e fanno sentire come fosse a casa. Tanti assist per i compagni, il numero 9 è sempre più decisivo nel gioco offensivo dei rosanero, i gol sono la ciliegina sulla torta delle ultime prestazioni positive della punta lombarda. L'ex Venezia, intervistato dal sito ufficiale rosanero, ha svelato il significato dell'esultanza dopo le reti, con le mani in alto ad indicare il cielo: "Esultanza? Alzo le mani al cielo per dedicare i miei gol a mio nonno che non c'è più da quattro anni, ero tanto legato a lui. Mangiavo spesso da lui, passavo le feste con lui. Era interista, mi aveva trasmesso la passione per il calcio. Mio padre è stato fondamentale per me nel calcio, è il mio primo tifoso e mi portava agli allenamenti e alle partite. Vede tutte le mie gare, gli piace e commentiamo insieme quello che ho fatto e come posso migliorare".

Moreo: “Gol a Brescia una liberazione. Stellone? Che colpi di testa in allenamento!”

Infine il classe '93 ha svelato il suo più grande sogno: "Il mio sogno? Quando ero piccolo sognavo in grande, ovvero giocare in Champions e vincere la Coppa del Mondo. Ma ora il sogno più grande è raggiungere la A e giocarci. Un sogno che seguo negli ultimi anni, sono venuto a Palermo per provare a realizzarlo".

Moreo: “Palermo città bellissima, sto benissimo. Sono contento di vivere qui…”