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Mirri: “Il Palermo non sarà più in D. Nostri conti da Serie A, strutture non all’altezza. Playoff? Non capisco…”

Le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Palermo, Dario Mirri, in merito al futuro della Serie D a seguito dell'emergenza Coronavirus

Mediagol22

Palermo, Serie D e Coronavirus.

L'epidemia da Covid-19 in Italia e le conseguenti contromisure rigorose ma necessarie emanate dal Governo per contrastare la diffusione della malattia hanno causato lo stop delle attività sportive agonistiche. Il futuro dei campionati, adesso, è dunque in bilico, soprattutto per le serie minori, dove diverse società, a causa dei mancati introiti, si trovano a vivere situazioni di grave crisi economica. Tra i dilettanti, il Palermo, attualmente in testa alla classifica del Girone I di Serie D, attende di sapere se potrà conquistare sul campo la promozione oppure dovrà attendere ulteriori disposizioni dai vertici della LND.

Il presidente rosanero Dario Mirri, in un'intervista rilasciata ai microfoni del sito ufficiale, ha detto la sua in merito alla complessa questione: "Ora che si comincia finalmente a intravedere un po’ di luce, e speranza, è giusto soffermarsi sull’immediato futuro dei campionati. Noi siamo pronti a tutto, accoglieremo e onoreremo le scelte istituzionali come abbiamo sempre fatto, ma dentro di me ho la certezza che tra qualche mese il Palermo non sarà più in Serie D. Certo, il nostro desiderio è solo quello vincere tutte le partite sul campo e noi siamo già pronti a partire, in qualsiasi momento. I nostri ragazzi infatti si sono comportati in modo responsabile e li ringrazio, uno per uno. Ma se non ci sarà la possibilità di giocare ancora e completare l’ultimo quarto di campionato, non credo esista qualcuno in tutta la Serie D che in questo momento meriti più del Palermo il passaggio di categoria. Per quello che abbiamo dimostrato fin dall’inizio del campionato, non avendo mai abbandonato la vetta della classifica, per la rappresentanza della quinta città italiana, ma anche per la solidità della nostra società, appena nata, capitalizzata e con zero debiti. Una condizione che non possono vantare neanche molte società in Serie A, figuriamoci nel panorama delle società nelle serie inferiori e dilettantistiche, dove abbiamo avuto il piacere in questi mesi di conoscere colleghi, dirigenti straordinari ed appassionati, dotati di uno spirito quasi “di servizio” per il proprio territorio, a fronte però di strutture e impianti sportivi spesso inadeguati. A tale riguardo se mai arriveranno aiuti e sostegno della categoria da parte delle istituzioni, spero che saranno indirizzati proprio solamente agli investimenti per il miglioramento di stadi e campi, non all’altezza delle società incontrate e della passione dei tifosi tutti”.

Il numero uno del club di Viale del Fante, inoltre, ha parlato delle ipotesi in merito alla conclusione del campionato di Serie D, soffermandosi sulla possibilità che si giochino i play-off per decretare le squadre promosse: "Nessuno può saperlo con certezza. Ognuno propone una soluzione...noi siamo sereni perché consapevoli del nostro merito e della nostra posizione. Ho sentito qualcuno proporre addirittura i playoff, un’ipotesi quantomeno fantasiosa che comunque, anche volendo immaginarla, in ogni caso non vedo perché dovrebbe coinvolgere il Palermo. Mai nel mondo del calcio - a mia memoria - la squadra prima in classifica ha disputato i play off per la promozione, ma ha sempre avuto il diritto alla promozione diretta. Ad ogni modo, di sicuro, l’intero mondo del calcio cambierà, credo che sarà ridimensionato nei suoi volumi, coerentemente con il mercato globale che si ritrova già adesso ad affrontare una strada in forte salita".

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