serie d

Mauri: “Gli avversari del Palermo giocano al 200%. Milan? Cresciuto come giocatore e come uomo”

Il centrocampista del Palermo ha parlato della prima parte della stagione vissuta con la maglia rosanero

Mediagol52

Juan Mauri si racconta.

Sono ormai trascorse ventuno giornate del campionato di Serie D, e nonostante qualche intoppo il Palermo è riuscito a mantenere la testa della classifica ottenendo anche un discreto vantaggio dal Savoia che non sembra avere intenzione di mollare l'inseguimento. Tra i giocatori che potrebbero rivelarsi fondamentali nella seconda parte della stagione vi è appunto Mauri, che fino a questo momento è sceso in campo soltanto otto volte trovando anche una rete contro il Marsala, ma che adesso potrebbe riuscire a ritagliarsi un posto da titolare.

Intervenuto nel corso della trasmissione Siamo Aquile, in onda su TRM, il centrocampista argentino ha parlato della gara contro il Marina di Ragusa e della sua esperienza passata con la maglia del Milan: "Rispetto ad altre partite abbiamo creato di più nell'ultima, dobbiamo essere più bravi a fare stare tranquilli i tifosi e a chiudere prima la partita. Marina di Ragusa? Nel finale ci ha messo in difficoltà, su quello dobbiamo crescere come gruppo. Ci sono momenti della partita che dobbiamo gestire meglio. Tutti conoscono come gioca il Palermo, chi è più forte o il meno forte, lo possono guardare anche in tv. Timore reverenziale nei confronti del Palermo? Sì, siamo tutti umani, ma poi sul campo siamo 11 contro 11 e chi gioca contro il Palermo da sempre il 200%. Milan? Sono cresciuto tantissimo quell'anno, anche se sono stato fermo, ma come giocatore e come uomo sono cresciuto tanto. Cosa fa la differenza tra una qualsiasi squadra di Serie A e una big? Quando arrivi a Milanello ci sono 100 giornalisti, 300 macchine e sono di persone che lavorano lì. Io e mia moglie ci siamo sposati ad Agrigento, lì ci ho fatto pure un figlio. Ho ancora la residenza lì, ci sono tornato da poco. Palermo? Sono stato al centro, a mare, al centro commerciale, io non esco tanto di casa però in questi mesi ho avuto modo di girare un po' la città".