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Martinelli: “Ecco perché ho scelto il Palermo e la Serie D. Santana? Un leader carismatico”

Le parole di Alessandro Martinelli sulla sua scelta di indossare la maglia del Palermo in Serie D

Mediagol52

Alessandro Martinelli spiega la sua scelta.

Dopo la promozione in Serie A ottenuta con il Brescia, il centrocampista svizzero ha sorprendentemente preso la decisione di trasferirsi al Palermo, che dopo la penalizzazione era stato costretto a ricominciare dalla Serie D con una nuova dirigenza, guidata da Dario Mirri e Tony Di Piazza.

Nel corso della trasmissione Siamo Aquile, in onda su TRM, Martinelli ha motivato così la sua scelta di ricominciare dalla lega dilettantistica indossando la maglia rosanero: "Perché ho scelto la Serie D? Io cercavo un progetto, qualcosa che potesse durare più anni. Ho avuto proposte, magari di un paio d'anni, ma senza veri obiettivi. Qua conoscendo la società e avendo visto la piazza com'è mi sono subito innamorato, anche perché a livello umano ti fa crescere tornare in categorie minori. Serie D? Per forza dovevamo prenderla sul serio perché sennò fai fatica, specialmente noi che veniamo da categorie superiori e potevamo avere problemi ad adattarci. Aspetti da modificare in Serie D? Soprattutto non avere scuse per quanto riguarda i campi perché noi magari eravamo abituati a spogliatoi perfetti, tutto pulito, invece qua ti devi adattare e non devi tanto pensare se c'è sporco per terra o se lo spogliatoio è piccolo: se pensi a queste cose hai già perso in partenza, quindi sicuramente questa cosa ci ha aiutato. Anche nel gioco, in Serie D la qualità viene in secondo piano, devi mettere molto agonismo e poi il resto viene da se, se manca quello fai fatica anche contro l'ultima in classifica. Se è pesante la fascia da capitano? Sicuramente, però all'interno dello spogliatoio al di là di Mario Santana, tutti i grandi sono capitani. Mario chiaramente è importante e anche la sua perdita si è sentita all'interno dello spogliatoio, perché è un leader carismatico, quindi vedere lui non stare bene è stato un brutto colpo e noi ne abbiamo risentito. Anche per quanto riguarda Corsino, che comunque ha giocato poco però all'interno dell'allenamento ha dato sempre molta intensità".

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