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L'intervista

Maccarone-Mediagol: “Baldini insegna calcio e vita. Palermo top, l’ho sentito e…”

Maccarone

L'intervista esclusiva concessa dall'ex attaccante di Milan, Empoli e Palermo, Massimo Maccarone, alla redazione di Mediagol.it

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Esperienza breve ma intensa quella vissuta nel Palermo targato Delio Rossi, stagione 2010-2011, caratterizzata da un minutaggio riduttivo in relazione al suo valore. Massimo Maccarone, ex bomber di Empoli, Siena, Palermo e Middlesbrough, tra le altre, è stato certamente il profilo più sacrificato in un parco attaccanti eccellente, un reparto composto da Miccoli, Hernandez, Pinilla, con Ilicic e Pastore a volteggiare sulla trequarti. Big Mac ha scritto con Silvio Baldini pagine fulgide e significative da calciatore, sia ad Empoli con un promozione in Serie A ed una brillante salvezza l'anno successivo, sia con la Carrarese prima da giocatore quindi da vice allenatore.

Il classe 1979 ha tracciato un ritratto minuzioso del nuovo tecnico del Palermo, Silvio Baldini, tornato sulla panchina del club di viale del Fante dopo 18 anni, nel corso di un'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"Seguire il mister in questa sua seconda avventura a Palermo? Ho fatto delle scelte diverse, voglio provare ad intraprendere un percorso da primo allenatore e costruirmi progressivamente una mia dimensione. Ho avuto la fortuna di lavorare da allenatore in seconda con Baldini l'anno scorso. Ho conosciuto ancora meglio quindi il mister da un'altra prospettiva, oltre a dimostrarsi un insegnante di calcio che mi ha dato tanto anche a livello umano quando ero ancora in attività, mi ha dato una dritta e tante nozioni utili per come può diventare un buon tecnico. Penso che nessuno come il mister possa trasmettere un certo modo di intraprendere il calcio al di fuori del campo. A Palermo sono stato benissimo e ci sarei tornato volentieri, ma ho già parlato con il mister a maggio per prendere la mia strada da solo, perché questo è quello che sento e vorrei fare. Baldini è diverso rispetto a tanti, perché è uno che prima di tutto ti insegna non il calcio ma la vita. Lui ti indica con tanti pensieri e parole quello che deve fare un uomo al di fuori del calcio. Lui cerca di inculcare questo concetto perché vuole che poi in campo vada un uomo senza paura e senza timore. Cerca di darti la consapevolezza che anche se militi in Lega Pro puoi lottare per arrivare nei massimi livelli. Il mister ha questo spirito battagliero che ti porta a dare tutto con l'obiettivo di vincere le partite. Il suo modo di essere e di sposare il calcio è quello di dare spettacolo giocando sempre protesi in avanti ma con un certo equilibrio.

Cosa ha spinto Baldini ad approdare nuovamente in Sicilia? Io penso sia stata la città di Palermo a fargli accettare questo incarico. So che è molto legato a questa terra ed ha tanti amici residenti lì. Fino a poco tempo fa è andato a Palermo perché è un appassionato di caccia. L'ho sentito molto carico, con la voglia di lavorare anche perché il mister è abituato a fare bene. Se non avesse avuto i giusti stimoli, penso che non avrebbe accettato.

Come si adatta un bomber negli schemi tattici di Baldini? Per un attaccante lavorare con lui è molto importante, formativo e bello. Negli ultimi anni a Carrara il nostro attaccante centrale era stato il capocannoniere del girone per tre anni consecutivi. Il centravanti lo tiene sempre vicino alla porta. Una pressione alta sulla sfera  ed una squadra che accorcia in avanti stimola  gli attaccanti a stare vicino alla porta e dunque ad avere più occasioni e fare più gol. Per giocare come vuole il mister ci vuole un grande sacrificio da parte di tutti, in primis degli attaccanti. Se i calciatori offensivi capiscono che l'approccio giusto è quello di scendere in campo con spirito battagliero e di seguire bene le direttive del mister, allora saranno portati a siglare tante reti"

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