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L'intervista

Maccarone: “Baldini, Palermo e il 4-2-3-1. Tutto su Valente. Le regole del mister…”

Maccarone

L'intervista esclusiva concessa dall'ex attaccante di Milan, Empoli e Palermo, Massimo Maccarone, alla redazione di Mediagol.it

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Massimo Maccarone e Silvio Baldini hanno costituito un binomio complementare e spesso vincente, condividendo trascorsi professionali significativi e felici nei rispettivi ruoli. Prototipo di attaccante ideale ad interpretare al meglio i dettami fondanti della fase offensiva nel calcio del tecnico classe 1958,Maccarone ha confezionato gol, assist e movimenti funzionali ad esaltare le qualità dei compagni di squadra sia ad Empoli sia a Carrara. Promozione in Serie A e salvezza brillante con la maglia del club del patron Corsi, performance corali di livello e salto di categoria sfiorato con la Carrarese in Lega Pro. Appesi gli scarpini al chiodo, l'ex Sampdoria, Palermo e Middlesbrough, ha svolto anche il ruolo di vice al fianco del nuovo allenatore del Palermo. Il classe 1979 sintetizza i principi fondanti del verbo calcistico di Baldini nel corso di un'interessante intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra

"A Carrara con il mister abbiamo fatto tre anni intensi ed in crescendo. Siamo arrivati fino alla semifinale dei play-off di Serie C persa all'ultimo secondo dei supplementari. Nei due anni in cui ho giocato nella formazione toscana io ho vissuto due annate davvero significative. Abbiamo raggiunto un quarto di finale playoff nel corso del primo campionato ed una semifinale nel secondo. E' stato un percorso importante in cui il mister ha visto crescere la squadra secondo i suoi dettami.

Il modulo da lui prediletto? Il mister negli anni alla Carrarese ha optato per il 4-2-3-1 ma ora arriva in una squadra già costruita e bisogna vedere se ha gli uomini giusti per interpretare al meglio questo tipo di assetto. Queste sono valutazioni che poi farà lui appena ottimizzerà la conoscenza dei singoli con il lavoro sul campo.

Nicola Valente? Lui lo conosco molto bene ed è stato spesso uno dei miei compagni di camera nei due anni trascorsi insieme. E' un ragazzo che sento sempre, un profilo che con tutto il rispetto è di un'altra categoria. Non riesco a capire come mai abbia fatto questo tipo di carriera perché è un calciatore che ha tutto. Ha corsa, tecnica, tiro potente e preciso, intelligenza calcistica ed è bravo tatticamente. Con noi a Carrara, prima di passare al Palermo, ha fatto un'annata strepitosa, diventando una pedina fondamentale per il mister.

Come si comporta Baldini con la gestione del gruppo? Il mister ha le sue regole, normali di spogliatoio ma come per tutti gli allenatori. Se infrangi queste regole so che ci sono tanti tecnici che chiudono un occhio, mentre per lui queste sono regole sacre e mi trovo d'accordo con lui. Fuori dal campo un calciatore può fare quello che vuole, tra virgolette e sempre nei limiti, ma l'importante è che in quell'ora e mezza in cui c'è la partita o la seduta di lavoro il calciatore debba comportarsi da professionista specialmente all'interno del rettangolo di gioco. Sergente di ferro? Baldini lo è nella norma, come tanti altri tecnici, pretende come è giusto che sia il rispetto delle regole interne del gruppo e dello spogliatoio".

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