serie b

Lucchesi: “Multa da mezzo milione ingiusta. Bisogna essere contenti del bicchiere mezzo pieno”

Lucchesi: “Multa da mezzo milione ingiusta. Bisogna essere contenti del bicchiere mezzo pieno”

Il direttore generale dei rosanero ha commentato la decisione della Corte Federale d'Appello e del futuro del club

Mediagol52

Il Palermo evita la retrocessione in Serie C.

Nella giornata di ieri la Corte Federa d'Appel loha ribaltato la sentenza del Tribunale Federale Nazionale, penalizzando i rosanero di venti punti e assicurando loro la permanenza in Serie B. I rosa non potranno comunque giocare i playoff e conquistare la promozione, ma avranno comunque la possibilità di riprovare l'assalto alla Serie A l'anno prossimo.

A commentare l'attuale situazione del club e ha parlare dei progetti futuri è intervenuto Fabrizio Lucchesi, direttore generale del Palermo, che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni nel corso della trasmissione "La Partita sul 13": "Udienza per il commissariamento? I pericoli ormai sono ridotti e soluzionati, abbiamo risposto agli interrogativi posti attraverso gli adempimenti. La proprietà ha soddisfatto le richieste, avremo problemi in meno da risolvere da domani. Era scontato che la Procura Federale facesse ricorso al Collegio di Garanzia del CONI, ma anche noi avremo da dire la nostra. Ricevere mezzo milione di multa dopo averci negato di giocare i play-off e averci quasi fatto perdere una categoria è ingiusto. Io spero che questi soldi, invece di essere spesi in una multa, servano come investimento del club per l'anno prossimo. Della sentenza di primo grado ne ha pagato la città, la tifoseria e anche la nuova proprietà. Il match contro il Cittadella sembrava una festa, perché c'era una speranza remota di conquistare la Serie A diretta e invece poi dopo due giorni ci siamo ritrovati in Serie C. Il team di professionisti che lavorano per il Palermo ci ha ridato la Serie B, bisogna essere contenti del bicchiere mezzo pieno anche se potevamo ambire a qualcosa di più. È importante ripartire e ricominciare a parlare di calcio".