serie b

Lucchesi: “La scelta dell’allenatore è quella più difficile. Coinvolgendo la città vinceremo”

Lucchesi: “La scelta dell’allenatore è quella più difficile. Coinvolgendo la città vinceremo”

Il direttore generale dei rosanero ha parlato del futuro del club

Mediagol52

Il Palermo ripartirà dalla Serie B.

La Corte Federale d'Appello nella giornata di ieri ha cambiato la sentenza del Tribunale Federale Nazionale, che aveva condannato i rosanero alla retrocessione in Serie C: i rosa sono stati penalizzati di venti punti per il campionato corrente e non avranno dunque la possibilità di giocare i playoff per conquistare la promozione in Serie A, ma perlomeno potranno ricominciare dalla Serie B e riprovare l'assalto alla massima serie già l'anno prossimo.

Intervenuto nel corso della trasmissione "La Partita sul 13" il direttore generale del Palermo, Fabrizio Lucchesi, ha parlato dei progetti futuri della società: "Pubblico? Vorrei che la quota abbonati fosse tra i dieci e i quindicimila. Cercheremo di fare prezzi normali, ma studieremo delle forme di pagamento dilazionate per venire incontro alla gente e portarla al Barbera. I numeri di quest'anno sono stati tristissimi. L'idea è quella di attuare un programma rispettoso dei nostri utenti. Delio Rossi? La scelta dell'allenatore è quella più difficile, è determinante e pericolosa. Qui ne cambiavano tre o quattro all'anno, ma a noi piacerebbe iniziare e terminare la prossima stagione con lo stesso allenatore. Il tecnico deve costruire la squadra. Deve rispettare le necessità tecniche ma anche quelle aziendali. Il migliore allenatore? Fabio Capello. Qualcuno come Ancelotti o Allegri gli si sta avvicinando, ma lui è ancora il migliore. L'allenatore non è un formatore. Gestire dei campioni è difficilissimo. Se avremo la fortuna di coinvolgere la città vinceremo. Nel calcio non vince la squadra più forte, ma la migliore, ovvero quella che sul campo riesce ad avere la meglio. E su questo influiscono tanti aspetti. Vogliamo creare un Museo del Palermo per avvicinare alle loro radici i tifosi, che sono il motore dello sport. Sarebbe un luogo di ritrovo".