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Luca Toni: “Berlino 2006 la notte più bella, ho ancora i brividi. Esultanza? Ecco come è nata, a Palermo…”

Luca Toni: “Berlino 2006 la notte più bella, ho ancora i brividi. Esultanza? Ecco come è nata, a Palermo…”

L’ex attaccante Luca Toni ripercorre la sua carriera e rivela le origini della sua esultanza, nata tra le fila del Palermo

Mediagol22

Luca Toni tra passato e presente.

Il quarantaduenne, che ha appeso le scarpette al chiodo tre anni fa, adesso pensa al futuro ed attenda che qualche club lo accolga nel suo staff: “Ho smesso da due-tre anni, sto prendendo tutti i patentini. Aspetto una chiamata seria - ha ammesso in un’intervista rilasciata stamane a I Lunatici su Radio 2 - ho un nome importante, non voglio bruciarmi solo per la smania di iniziare. Per ora la cosa che conta è essere un buon padre”. 

La testa, di tanto in tanto, torna però ai momenti gloriosi trascorsi nella sua carriera da giocatore e agli uomini che lo hanno affiancato: “La notte più bella è stata quella di Berlino, quando abbiamo alzato la Coppa del Mondo nel 2006. Ho dormito poco, è stata una notte magica, fantastica, se ci ripenso ho i brividi. Eravamo un gruppo di amici, tutti giocatori al top, in una età giusta, con un grande allenatore. Siamo partiti tra mille problemi, era esplosa Calciopoli, molti politici non volevano neanche che andassimo al mondiale, poi siamo tornati con le frecce tricolore che ci aspettavano a Roma. Allenatori? Mazzone è stato fantastico, per me è stato un padre, diceva sempre che dovevamo stare attenti, perché domenica arrivava il suo fratello ignorante. Sentiva molto la partita, magari non potevi nemmeno dirgli ciao perché si arrabbiava. Ma era talmente grande che anche se sbroccava lo perdonavi”.

Infine, l’ex attaccante ha rivelato le origini della sua esultanza: “Ero a Palermo, a cena con Zamparini e altre persone. Un ragazzo fece quel gesto per farmi notare una bella cosa che aveva appena detto. Io dissi che avrei fatto quel gesto la domenica se avessi segnato. Poi è diventata una scaramanzia e me lo sono portato dietro”.