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Lecce, Gallo da riserva a titolare: “Io cresciuto allo Zen, il Palermo la mia squadra del cuore. Ho un sogno”

Lecce, Gallo da riserva a titolare: “Io cresciuto allo Zen, il Palermo la mia squadra del cuore. Ho un sogno”

Le dichiarazioni rilasciate dal calciatore del Lecce, prodotto del vivaio rosanero

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E' uno dei "volti nuovi" del Lecce di Eugenio Corini.

Stiamo parlando di Antonino Gallo. Nato a Palermo il 5 gennaio 2000 e prodotto del vivaio rosanero, il giovane terzino di proprietà del club salentino nel 2021 è riuscito a ritagliarsi un posto dell'undici titolare, ripagando la fiducia concessagli dal tecnico originario di Bagnolo Mella. Dopo un avvio di stagione anonimo, da cinque gare di fila, infatti, Corini lo schiera dal primo minuto.

"A inizio anno ero la terza scelta dopo Calderoni e Zuta e non trovavo spazio. A gennaio sarei potuto andare via, ma Corini e Corvino mi hanno convinto a restare prospettandomi una crescita a 360 gradi. Poi l’infortunio di Calderoni ha cambiato un po’ le cose anche per me. Sono entrato contro l’Empoli e ho fatto bene, da lì ho iniziato a giocare e ripagato la fiducia di tutti. Ora avanti con umiltà. Come ho vissuto la panchina? Non tanto bene, ma sapevo che prima o poi sarebbe arrivato il mio momento. L’importante è lavorare al massimo e dare tutto ogni giorno: prima o poi tutto torna nella vita", ha dichiarato Gallo, intervistato ai microfoni del "Corriere del Mezzogiorno".

RUOLO -"Il ruolo di quarto di difesa non mi dispiace, anche se devi garantire molta più copertura e non hai tanto spazio per spingere. Preferisco però giocare a centrocampo, in un 3-5-2, per avere tutta la fascia a disposizione e tanto spazio su cui puntare in velocità. Con Corini e Lanna sto lavorando molto nella fase difensiva, ma anche sull’uso del piede destro. Mi ispiro a Marcelo: completo, molto tecnico e usa la testa".

PROMOZIONE -"Abbiamo tutte le caratteristiche per farlo, siamo una squadra forte e attrezzata. Dobbiamo soltanto stare zitti e pedalare ogni giorno, come ci ripete sempre il mister sia nei momenti negativi che in quelli positivi. Contro Entella e Reggiana abbiamo fatto delle partite straordinarie, anche se nel primo caso la palla non è voluta entrare. Se giochiamo così, possiamo mettere in grossa difficoltà chiunque".

PALERMO E LE ORIGINI -"Io cresciuto allo Zen? È un quartiere molto povero, dove ci vive la mia famiglia. Il calcio ha cambiato la mia vita e fatto capire cosa, invece, poteva darmi la strada. So di essere un motivo di orgoglio per il mio quartiere e per i suoi abitanti e vorrei fare per loro qualcosa di importante. Lo Zen mi ha fatto capire tante cose, tra cui la fame. La mia squadra del cuore? Il Palermo, la squadra dove sono cresciuto e che ho sempre amato. Spero che l’aquila torni presto a volare dov’è giusto che meriti".

OBIETTIVI -"Dove vorrei arrivare? Sempre più in alto, per giocare in un top club di serie A. Ma per farlo bisogna lavorare sodo, con umiltà e concentrazione, ogni giorno. Gli Europei Under 21? Mai dire mai: sarebbe un sogno nel cassetto che si realizza. Ce la metterò tutta per andare all’Europeo, non mollerò mai un metro: se dovesse arrivare la convocazione bene, altrimenti lavorerò per esserci in quello successivo", ha concluso Gallo.

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