La Repubblica ricostruisce l’intera parabola di Alessio Dionisi al Palermo, un’avventura iniziata con la fama di tecnico del “bel gioco” e conclusa con un esonero inevitabile. Il giornale ricorda come il rapporto con la società si fosse incrinato già mesi prima del divorzio ufficiale del 15 giugno, con due momenti — dicembre e marzo — in cui il suo licenziamento era stato concretamente valutato. I numeri pesavano: “16 sconfitte fra campionato e coppa”, un bilancio ben lontano dalle aspettative.
Rassegna Stampa
La Repubblica: “I rosanero ritrovano Dionisi il tecnico mai amato dai tifosi”
Domenica l’incrocio con il Palermo avverrà in un clima particolare: una sfida presentata dai diretti interessati come una partita normale, ma che per i tifosi rosanero rappresenta il primo confronto con l’allenatore che “è riuscito a compattare l’ambiente contro di lui”. L’articolo ripercorre anche la fase più tesa: la trattativa sulla risoluzione del contratto, poi lo scontro con l’Empoli quando il club toscano pensava a Dionisi per sostituire Pagliuca. Il tecnico non voleva rinunciare alle cifre previste dal contratto e l’Empoli non era disposto a pareggiarle, finché la situazione non si è sbloccata.
Dal punto di vista tecnico ed emotivo, quello tra Dionisi e Palermo sembrava potesse essere un matrimonio felice, ma tutto è naufragato. Il suo “Voi lo volete? Anche noi lo vogliamo”, slogan lanciato sotto la Curva Nord, viene descritto come una delle “ultime parole famose” prima del crollo definitivo. La piazza lo ha contestato per il gioco, poi per i risultati e infine per i toni usati nelle conferenze stampa.
Il confronto con Filippo Inzaghi è inevitabile: il nuovo tecnico rosanero ha raccolto 23 punti, tre in più dell’Empoli e “cinque punti in più rispetto a Dionisi l’anno scorso allo stesso punto”. Anche sul piano offensivo la differenza è netta: 14 gol contro i 21 dell’attuale formazione di Inzaghi.
Il quotidiano ricorda che Dionisi non sarà l’unico ex: con lui ci saranno Andrea Fulignati, portiere cresciuto nel vivaio rosanero, Salvatore Elia, figlio dell’ex bomber Firmino e protagonista sfortunato con il Palermo di Corini, e Nicolas Haas, che fece parte dell’ultimo Palermo pre-radiazione, squadra poi esclusa dai play-off per una penalizzazione di 20 punti e successivamente sparita dai quadri federali per irregolarità contabili.
Una sfida, dunque, carica di incroci, attese e ferite ancora in parte aperte, sullo sfondo di un passato che il Palermo vuole definitivamente lasciarsi alle spalle.
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