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Kasami: “Ilicic pronto per un top club. Nel 2010 il Palermo aveva un attacco clamoroso”

PALERMO, ITALY - DECEMBER 11:  Pajtim Kasami of Palermo celebrates after scoring his team's third goal (3:1) during the Serie A match between Palermo and Parma at Stadio Renzo Barbera on December 11, 2010 in Palermo, Italy.  (Photo by Tullio M. Puglia/Getty Images)

L'ex centrocampista del Palermo, Pajtim Kasami, ha elogiato le qualità del centrocampista dell'Atalanta, Josip Ilicic

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L'elogio di Pajtim Kasami.

Il centrocampista svizzero ha vestito la maglia del Palermo durante la stagione 2010/11, collezionando 24 presenze tra Serie ACoppa Italia ed Europa League. Nel corso della sua permanenza in Sicilia, Kasami ha giocato con giocatori molto talentuosi, come Josip Ilicic, che nelle ultime stagioni ha raggiunto la definitiva maturità calcistica con l'Atalanta di Gian Piero Gasperini.

Durante un'intervista concessa ai microfoni di Goal, il classe '92 ha elogiato così il centrocampista della Dea: "Ilicic è un vero campione. Può segnare da dove vuole, ha una grande tecnica e un bel tocco, è un mix tra Berbatov e Pastore. È alto ma tecnico. Ora è esploso. Da due-tre anni è fantastico. A volte ci vuole un po' di tempo per arrivare ai massimi livelli, ma è sempre stato un campione. Sono curioso di capire cosa faranno lui e la sua squadra in estate. Sicuramente può giocare per una squadra più grande, anche se c'è da capire se l'Atalanta vorrà lasciarlo andare".

Kasami ha poi raccontato la sua unica stagione vissuta con la maglia del Palermo: "Ero molto giovane. Sono arrivato in una squadra con giocatori molto bravi ed esperti ed ero uno dei pochi giovani. Avevamo Pastore, Miccoli e Sirigu. Due nazionali italiani, Nocerino che poi è andato al Milan, Hernandez che è andato all'Hull City e Ilicic che ora è all'Atalanta. Davanti c'erano Pastore, Ilicic, Miccoli e Hernandez, un attacco clamoroso. Era un'ottima squadra. Ho dovuto imparare l'aspetto tattico del calcio. Ero in una nuova cultura e in un nuovo paese, mi ci è voluto del tempo per adattarmi".

Infine ha raccontato la brutta esperienza vissuta con il Sion durante l'emergenza Coronavirus: "Penso sia stata una mancanza di comunicazione da parte del club. Ci è stato solo detto su WhatsApp che avremmo dovuto concordare una riduzione dello stipendio. Non ci sono state chat individuali. La maggior parte della squadra ha detto di no, perché avevamo bisogno di ulteriori spiegazioni al riguardo. Il mio avvocato ha detto di no, quindi il giorno successivo abbiamo ricevuto di nuovo una risposta negativa dal club attraverso WhatsApp dicendo che eravamo licenziatiÈ stato uno shock. A causa del virus non è successo molto nel calcio, quindi la notizia ha avuto un grande impatto. Alla fine abbiamo accettato di ridurci lo stipendio quando non ci allenavamo, ma lunedì siamo tornati al 100%, quindi le cose sono di nuovo normali. Il mio contratto scade il 30 giugno, ne parlerò la prossima settimana con il club. Probabilmente prolungherò fino all'ultima partita della stagione, poi andrò via a parametro zero".