zamparini

Inchiesta Procura di Caltanissetta, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione? La telefonata tra Zamparini ed il legale…

Inchiesta Procura di Caltanissetta, rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione? La telefonata tra Zamparini ed il legale…

Una chiamata ha dato origine all'inchiesta della Procura di Caltanissetta e all'apertura del fascicolo a carico del giudice Giuseppe Sidoti, Francesco Di Trapani e Giovanni Giammarva: l'intercettazione...

Mediagol7

Questa mattina la notizia: la Procura della Repubblica di Caltanissetta sta indagando per una fuga di notizie che sarebbe avvenuta nell'ambito dell'istanza fallimentare che ha coinvolto nei mesi scorsi il Palermo Calcio.

"Carissimo avvocato eccomi qua". Era il 13 dicembre 2017, erano le 13.01, ed il patron friulano era al telefono con l'avvocato Franco Di Trapani, uno dei legali che segue le vicende giudiziarie del club di viale del Fante.

Una chiamata che di fatto ha dato origine all'inchiesta e all'apertura del fascicolo a carico di Giuseppe Sidoti, il giudice del collegio che ha respinto a marzo l'istanza di fallimento del Palermo, dell'avvocato Francesco Paolo Di Trapani e di Giovanni Giammarva, in cui si ipotizzano i reati di rivelazione di segreto d'ufficio e di corruzione.

Una conversazione trascritta dai pm di Palermo e trasmessa proprio ai colleghi di Caltanissetta.

Di seguito, il contenuto dell'intercettazione, riportata da LiveSicilia.it.

"Di Trapani chiama il patron friulano nei giorni che precedono il giudizio fallimentare: 'Allora, quando le ho scritto stavo uscendo dal Palazzo di Giustizia... mi ha chiamato il giudice che ha in mano la pratica e abbiamo parlato una mezz'ora... devo dire approccio trasparente e tranquillo sereno. Mi dice che ha letto le carte e ha apprezzato le nostre argomentazioni implicitamente facendomi capire che diciamo mooolte ma moolte cose contenute nell'istanza e comunque nella documentazione a sostegno dell'istanza obiettivamente sono ha detto suggestive'.

Il giudice che ha in mano la pratica sarebbe Sidoti che, aggiunge Di Trapani, 'mi preannuncia che sabato uscirà un provvedimento ovviamente per lei che è maestro dello sport 1 X 2 lui dice due sono a vostro favore una ovviamente no'".

Le opzioni, si sa, erano tre: l'accoglimento dell'istanza di fallimento, il rigetto dell'istanza stessa e la nomina da parte del collegio di un perito.

"Così avverrà il successivo 16 dicembre, e cioè tre giorni dopo la telefonata nel corso della quale, così Di Trapani racconta a Zamparini, 'l'atteggiamento è le devo dire mooolto favorevole moolto sereno e mi chiede (il giudice, ndr) ed è per questo che sto chiamando lei mi chiede di contro avvocato gradirei che si mantenesse un profilo molto basso dal punto di vista dell'atmosfera che è quello che ci fa lavorare più serenamente. Ma il messaggio che io ho percepito presidente è un messaggio molto estremamente favorevole non mi avrebbe convocato per preannunciarmi qualcosa di negativo io ho percepito molta positività. Mi ha voluto preannunciare che sabato dopo l'udienza andrà in riserva e verrà adottato un provvedimento... nel giro di un'ora... l'unica preghiera che mi faceva era quello ovviamente di qui all'udienza profilo basso dichiarazioni meno possibile'".

Il dubbio della Procura di Caltanissetta è il seguente: il giudice Sidoti ha davvero anticipato l'esito della sentenza all'avvocato del Palermo?

I tre indagati hanno ricevuto nei mesi scorsi un avviso di proroga delle indagini in cui non si fa riferimento soltanto alla presunta rivelazione di segreto d'ufficio, ma anche all'ipotesi del reato di corruzione.