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Il campionato della formazione rosanero riparte con una trasferta in terra campana: destinazione Salerno, dove il Palermo affronterà la squadra di casa.
Ecco una breve storia dell’impianto sportivo che ospita le partite casalinghe degli “amaranto”.
Lo Stadio Arechi è stato costruito tra il 1984 e il 1990, su progetto degli architetti salernitani Vincenzo Della Monica e Giovanni Spezzaferro, i quali si sono ispirati alla struttura degli impianti inglesi. La costruzione si rese necessaria per sostituire il vecchio Stadio Donato Vestuti, ormai inadeguato per le esigenze della Salernitana.
L’Arechi è stato inaugurato nel settembre 1990 con una partita tra Salernitana e Padova, terminata 0-0. Un evento che segnò il ritorno dei granata in Serie B dopo 23 anni.
Lo stadio prende il nome da Arechi II, duca longobardo che trasferì la corte del ducato da Benevento a Salerno, ed è soprannominato dai tifosi locali “Il Principe degli Stadi”.
Nel corso degli anni, l’Arechi ha subito numerose ristrutturazioni – nel 1998, 2014 e 2019 – per adeguarsi agli standard moderni e poter ospitare eventi importanti, come la finale del torneo maschile della XXX Universiade. Oltre al calcio, ha fatto da cornice a concerti di artisti famosi, come Ligabue, e a partite della Nazionale italiana.
Lo stadio ha una capienza omologata di circa 31.000 spettatori, suddivisa in diversi settori:
Il settore ospiti si trova nella Curva Nord, precisamente in uno spicchio dei Distinti, e può ospitare circa 1.696 posti, di cui 1.161 nella parte superiore e 535 nella parte inferiore.
Per domenica 30 marzo, le previsioni indicano una giornata coperta con pioggia e una temperatura attorno ai 14°C.
In treno:
In autobus:
In auto:
In aereo:
Trasferimento da Napoli a Salerno:
Salerno è una città ricca di storia, cultura e bellezze naturali. Tra le attrazioni da non perdere:
Buona trasferta a tutti da Mediagol!
Gaetano Armao
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