Una settimana di critiche, di calci in c..., di condizionali al posto del presente indicativo, di 'andrebbe' e 'va' (qui le risposte chiarificatrici). Maurizio Zamparini ha nuovamente puntato il dito contro il suo allenatore, uno dei responsabili - a suo modo di vedere - del ko del San Paolo contro il Napoli. I passi indietro di poche ore fa sono stati utili solamente a rasserenare un ambiente consapevole che adesso si è davvero chiamati a trovare la vittoria: contro Empoli e Chievo non si può sbagliare, anche perché quelle che sono due delle sfide più importanti della stagione, verranno disputate al Barbera.
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Iachini e le sue idee: “Zamparini parla così, ma mi stima. Palermo, sbagliamo troppo”
La conferenza stampa del tecnico marchigiano
di Claudio Scaglione
Nel consueto incontro coi giornalisti alla vigilia, il tecnico rosanero ha voluto prendere le distanze, cercando di non pensare troppo al giudizio del patron. Sa che in fondo la stima permane, al di là delle frasi che stonano se contestualizzate in una realtà che dice che Iachini fin qui ha fatto qualche miracolo. "Sono abituato alle parole del presidente, a volte fa delle battute scherzose. Non rispondo, ma vado avanti con il lavoro: a Napoli avremmo dovuto fare qualcosa in più ma soprattutto nel primo tempo non ci è riuscito di fare la nostra partita. Serve sottolineare che i partenopei hanno vinto contro grandi squadre anche con diversi gol di scarto. Se Zamparini non fosse stato contento del tecnico, dato che siamo da due anni mezzo insieme, sarei andato via già da tempo; ha voluto fare una battuta scherzosa e molte volte lui usa questo genere di parole per spronare la squadra. Sappiamo che dobbiamo continuare a lavorare con il giusto spirito e la giusta concentrazione".
Errori e difetti -"Dobbiamo lavorare sui nostri difetti e migliorare i nostri pregi. A Napoli siamo partiti subito forte e, quando avevamo la palla, non siamo riusciti a salire con i centrocampisti e con gli esterni. Avremmo dovuto avere un palleggio più efficace e non siamo riusciti a chiudere a ridosso dell'area di rigore. Non ho visto un atteggiamento remissivo come giudicato dal patron, ma credo di poter dire che abbiamo sbagliato moltissimi passaggi - ha aggiunto -. Contro una squadra qualitativa come il Napoli non puoi permettertelo".
Due sfide, sei punti in palio -"Empoli e Chievo al Barbera? Siamo all'inizio di un campionato e affronteremo due squadre che hanno cambiato poco e nello stesso tempo giocano con ottima organizzazione e qualità. Il Chievo sta facendo ottimi risultati nelle ultime settimane e il Palermo dovrà fare una grande prestazione per portare a casa punti".
Scelte -"Domani mattina abbiamo un altro allenamento e credo che i ragazzi abbiano recuperato e stanno tutti bene. Brugman sta assimilando concetti tattici e crescendo sul piano fisico: gioca in un zona di campo dove risulta fondamentale saper fare entrambe le fasi di gioco. Lo vedo pronto per entrare in campo".
Saponara, pericolo pubblico -"Stare attenti a Saponara? E' chiaro che qualche accorgimento lo facciamo partita per partita, anche se poi bisogna andare in campo sempre con una mentalità propositiva. Andiamo a preparare i movimenti che potrebbe fare la squadra avversaria. Saponara è un giocatore che ti dà attenzione per le sue qualità, ma rispetto a Vazquez è più trequartista".
Idea di gioco -"Ho sempre chiesto ai miei giocatori un calcio propositivo e se non lo avessi fatto non ci sarebbero stati i gol dei vari Rigoni, Barreto, Hiljemark. L'idea è quella di fare pressing alto ed essere sempre propositivi, però per fare questo devi avere sempre un'ottima qualità di palleggio senza sbagliare il primo passaggio altrimenti resti bloccato. Abbiamo sempre attuato questa tattica ma al San Paolo non ci siamo riusciti anche per le qualità del Napoli".
Capitolo Quaison -"Abbiamo giocato diverse partite con lui, Vazquez e Gilardino. Poi dipende dalla partita e dai momenti della squadra; è uno di quelli che ha giocato più di tutti e credo abbia molta qualità e ci darà una grossa mano".
Pochi falli -"Siamo una squadra aggressiva ma sono maggiormente gli avversari a fare falli su di noi. Fare fallo nel calcio ci sta (QUI LA STATISTICA DEI FALLI COMMESSI DAI ROSANERO IN NAPOLI-PALERMO), anche io sono stato un centrocampista non molto tenero, ma non incito la mia squadra a picchiare anzi a giocare di qualità e a proporre gioco - ha aggiunto -. In Serie A ci può stare che riesce meno commettere qualche fallo, ma serve limitarsi perché se buchi l'intervento al limite dell'area rischi solo di venire punito dalle qualità degli avversari, concludendo a ridosso dell'area meglio evitare, mentre in altre zone del campo ci può anche stare commettere fallo".
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