Con una lettera indirizzata al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle di Palermo, rappresentato dai consiglieri comunali Viviana Lo Monaco e Antonino Randazzo, hanno fissato i paletti per scongiurare futuri drammi sportivi ai danni del Palermo Calcio e dei suoi tifosi, partendo da quattro punti “imprescindibili” per la selezione dei nuovi soggetti che vorranno guidare il club rosanero.
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I quattro paletti del M5S per chi rileverà il Palermo: “No condannati per bancarotta o truffa. No squadra satellite”
No a condannati per bancarotta, no a soggetti coinvolti in scandali calcistici, no a chi ha in corso procedimenti per truffa, riciclaggio e autoriciclaggio, no a chi possiede già azioni o quote di altre società
Chi vorrà rilevare il Palermo NON dovranno essere:
· persone fisiche, o società ad esse riconducibili, che abbiano condanne passate in giudicato per bancarotta fraudolenta;
· persone coinvolte in scandali calcistici come “Calciopoli” e inchieste affini a condanne passate in giudicato, anche se prescritte;
· persone o società che abbiano in corso procedimenti per truffa in ambito sportivo, riciclaggio e autoriciclaggio di capitali, o persone ad esse riconducibili;
· coloro che posseggono già azioni o quote di altre società iscritte ai campionati federali italiani, o persone ad esse riconducibili.
Di seguito la lettera integrale scritta dai consiglieri palermitani del M5S:
Egregio sig. Sindaco,
la presente missiva, a Lei indirizzata, trae spunto dalla conferenza stampa dello scorso 27 giugno, nel corso della quale Lei ha rappresentato con chiarezza le ultime vicende che hanno coinvolto – o, meglio, investito - il Palermo Calcio.
Non è nostro intendimento ripercorrere la storia passata, che ha visto l’alternarsi di fantomatici sceicchi arabi, esoterici fondi cinesi, comparse televisive diventate presidenti, meteore inglesi e, in ultimo, questo gruppo di cui ben poco si sapeva prima di adesso. Sono troppi gli anni caratterizzati da un’assoluta inerzia, che da più parti si è tradotta nell’accettare situazioni che in altri luoghi avrebbero quantomeno allertato l’opinione pubblica, e l’amministrazione comunale in primis.
Di certo, chi ha sbagliato pagherà nelle sedi competenti, ma adesso l’attenzione vuole essere rivolta al futuro. Lungi da noi, in questo momento, fomentare polemiche sterili e prive di una valenza costruttiva. Purtuttavia, è bene chiarire - fin da subito - che non potranno essere tollerati errori o omissioni da parte di nessuno.
Durante la succitata conferenza stampa, Lei ha chiaramente parlato di un “Bando” che una commissione “di altissimo livello etico e sociale” dovrà predisporre ai fini dell’acquisizione della Società. Inoltre, ha usato per ben 4 volte la parola “surreale”, che in effetti ben rappresenta la situazione che si sta creando in queste ore.
A partire da tali premesse, visti gli ultimi, clamorosi e sportivamente tragici, sviluppi sulla Palermo Calcio;
considerata la mancanza di un adeguato coinvolgimento dell’intero Consiglio comunale, il quale, come Lei stesso ricorda, attende di poter deliberare sulla “Convenzione- Concessione in uso alla U.S. Città di Palermo dello Stadio Renzo Barbera per la durata di anni 6”, proposta dall’Amministrazione il 13/03/2015, quindi già nella scorsa consiliatura, e re-inserita tra i punti all’Ordine del Giorno subito dopo il nuovo insediamento del 2017 nel Palazzo di Città, ma sino ad oggi accantonata;
risultando pressoché nulle le occasioni di dialogo in Aula, a causa della sua perdurante assenza,
il Gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle intende proporLe alcuni spunti di riflessione, circa i criteri che si riterrebbe necessario adottare, e tenere ben presenti, nella redazione del bando di gara per l’assegnazione della società.
Il nostro gruppo consiliare vuole farsi portavoce di un desiderio che abbia come capisaldi 3 parole: TRASPARENZA, LEGALITÁ e DIGNITÁ.
Tutto ciò non è banale, considerati i paradossi che ci troviamo a vivere oggi poiché, evidentemente, qualcosa non ha funzionato. Ripercorrendo le varie fasi, come appreso dalle Sue stesse parole, la città di Palermo, sentiti gli organi nazionali, procederà in base
a un Avviso pubblico all’individuazione della Società che gestirà la squadra di calcio, la quale dovrebbe ripartire dalla serie D (anche se ovviamente l’eccezionalità della situazione potrebbe prevedere un tentativo di dare alla nuova società la LEGA PRO, cosa che ci permettiamo di sottolineare).
Nella storia del calcio italiano non si era mai verificato che una squadra in lizza per la serie A si ritrovasse, dopo neanche un mese, in serie D.
Si tratta, per usare le sue parole, di un epilogo “surreale”, che meriterebbe moltissime riflessioni e una profonda autocritica. In base proprio all’unicità dell’evento Lei, in veste di sindaco, con delega peraltro allo Sport, si potrebbe fare portavoce di una riammissione almeno in Lega Pro, poiché un salto di 3 categorie in un solo mese ha davvero dell’incredibile.
In questo momento, molte persone si sono prontamente fatte avanti, fiutando forse il grande affare. Ma crediamo che il tempo degli speculatori debba finire PER SEMPRE.
Nelle more di conoscere la sua proposta, le cui condizioni e i cui contenuti, a suo dire, saranno resi noti prima della pubblicazione del bando, ci aspettiamo siano posti alcuni paletti IMPRESCINDIBILI nella selezione dei nuovi soggetti, e in particolare che sia preclusa la partecipazione al bando a:
· persone fisiche, o società ad esse riconducibili, che abbiano condanne passate in giudicato per bancarotta fraudolenta;
· persone coinvolte in scandali calcistici come “Calciopoli” e inchieste affini a condanne passate in giudicato, anche se prescritte;
· persone o società che abbiano in corso procedimenti per truffa in ambito sportivo, riciclaggio e autoriciclaggio di capitali, o persone ad esse riconducibili;
· coloro che posseggono già azioni o quote di altre società iscritte ai campionati federali italiani, o persone ad esse riconducibili.
I primi 3 punti sono ovviamente scontati e non necessitano di alcun commento.
Il quarto punto è una proposta, volta a prevenire la presenza di avventurieri e speculatori che vogliano fare della Palermo Calcio una società satellite. Non si ha il bisogno di trovare un salvatore della patria che già possegga altre società di calcio.
È finito il tempo dei benefattori che hanno a cuore esclusivamente i propri interessi e non quelli della tifoseria e della città. TIFOSERIA che si è davvero contraddistinta per correttezza e compostezza in tutti questi anni di umiliazioni e prese in giro.
NESSUNO PUÒ PENSARE DI FARE DELLA QUINTA CITTÁ D’ITALIA UNA SOCIETÁ SATELLITE.
Il tempo degli sciacalli e degli avvoltoi deve essere assolutamente concluso.
Cordialmente,
i consiglieri comunali
Rosalia Lo Monaco Antonino Randazzo
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