"Giovanni Tedesco è il mio idolo". Così parlava stamattina Luca Fiordilino in una lunga intervista al Giornale di Sicilia.
serie b
Giovanni Tedesco-Mediagol: “Sorpreso dagli elogi di Fiordilino, leader sin da piccolo. Bentivegna talento cristallino, ma la testa…”
Le parole ai microfoni di Mediagol.it di Giovanni Tedesco sui giovani palermitani in ritiro con il Palermo
Parole che hanno colto di sorpresa il diretto interessato, adesso allenatore dell'Hamrun Spartans a Malta. Tedesco conosce molto bene Luca Fiordilino, avendolo allenato ai tempi del settore giovanile del Palermo così come tutti gli altri giovani in gruppo adesso a Sappada con Bruno Tedino.
Intervistato da Mediagol.it, Giovanni Tedesco si è soffermato su Luca Fiordilino: "Sono rimasto sorpreso dai suoi elogi, ma mi hanno riempito di gioia anche perché sia lui che gli altri giovani talenti palermitani come La Gumina e Bentivegna li ho anche allenati. Sono felice che Luca mi abbia preso a modello, questo vuol dire che ho lasciato qualcosa di positivo ad ognuno di loro e questo può essere solo motivo d’orgoglio per me. Fiordilino ha tutto per essere il nuovo Tedesco. Da quando lo alleno già era così: serio, professionista, sa giocare a calcio ed è intelligente dentro il campo. Non solo lui, ma anche gli altri palermitani hanno le qualità per farsi voler bene dai tifosi. Poi chissà, magari Fiordilino riuscirà a mettere la fascia di capitano al braccio. Glielo auguro, da palermitano è una delle cose più belle".
Tedesco parla anche degli altri palermitani, bacchettando Accursio Bentivegna, assente nel ritiro di Sappada per un infortunio: "Ci sono diversi palermitani in squadra, credo che uno dal talento cristallino sia Accursio Bentivegna che deve però cambiare qualcosa, perché se un talento del genere non riesce a tirarlo fuori, vuol dire che c’è qualcosa in lui che non va. Magari l’essere arrivato troppo presto in Serie A gli ha dato alla testa, se non hai la giusta capacità e i piedi per terra rischi di bruciarti. Bentivegna deve tornare con i piedi per terra perché è uno dei giocatori più interessanti in Italia. La Gumina? L’ho allenato anche io, la grande umiltà e fame di arrivare ha fatto la differenza nella sua carriera al contrario di Bentivegna. Anche Andrea Accardi è il classico giocatore che ogni allenatore vorrebbe avere in squadra dove serietà e professionalità sono la prima caratteristica. Lo Faso e Tony Gallo sinceramente non li conosco, ma so che ne parlano tutti davvero bene. Ci sono stati tantissimi giocatori palermitani, ma questo direi che è un prodotto uscito dal vivaio gestito da Rosario Argento e Giovanni Pecoraro. Poi è stato bravo Dario Baccin a portarlo avanti, ma questo è un qualcosa creato anni prima".
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