Rassegna Stampa
Giornale di Sicilia: “Ricordi, emozioni e racconti. È amarcord con le leggende”
Una serata di emozioni e ricordi al Teatro Biondo, dove quaranta ex protagonisti hanno celebrato i 125 anni del Palermo durante l’evento “Palermo 125. Una storia rosanero”. Un racconto corale che, come sottolinea il Giornale di Sicilia, ha intrecciato “passato e presente” in un viaggio tra vittorie, cadute e soprattutto tanta passione.
Sul palco, volti storici che hanno segnato epoche diverse. Giovanni Vullo ha ricordato con affetto un aneddoto legato a Renzo Barbera, mentre Montesano ha definito Palermo “il primo tassello importante” della sua carriera, dove è riuscito a conquistare la Serie A.
Tra i più emozionati Beppe Iachini, che ha avuto la fortuna di essere sia giocatore che allenatore dei rosanero: ha raccontato di come Perinetti lo convinse a sposare il progetto, ricordando con orgoglio “la promozione del 2014 e quei ragazzi straordinari”.
Bombardini ha riportato alla mente la storica promozione del 2001, decisa “negli ultimi due minuti” della gara contro l’Ascoli, un momento rimasto impresso nel cuore dei tifosi. Parisi, palermitano doc, ha invece confessato di aver cominciato “guardando il Palermo in curva insieme al padre”.
Uno dei momenti più toccanti è stato l’intervento di Javier Pastore, che ha raccontato il suo arrivo in Sicilia: “Avevo tante offerte, ma Sabatini mi parlò della città e mi convinse. La mia carriera non sarebbe stata la stessa senza il Palermo”.
Franco Brienza, autore di uno dei gol più iconici della storia recente – quello alla Juventus – ha espresso la speranza di rivedere presto la squadra ai vertici: “I presupposti perché il Palermo torni in alto ci sono tutti”.
Toccanti anche le parole di Lamberto Zauli, che ha ricordato “l’affetto immenso ricevuto dai tifosi dopo un grave infortunio”, e di Luca Toni, che ha definito i suoi due anni in rosanero “fantastici, con 50 gol e uno stadio sempre pieno”. L’ex bomber ha aggiunto un dettaglio significativo: “Il mio primo gol in Nazionale l’ho segnato a Palermo: se ho giocato quella partita è anche merito dei tifosi”.
A chiudere il cerchio dei ricordi, Mario Santana, autore del celebre gol nel derby contro il Catania, e Stefano Sorrentino, che ha raccontato con ironia: “Zamparini mi corteggiò per anni e appena arrivato qui sono diventato un idolo senza nemmeno fare una parata”.
Una serata, scrive il Giornale di Sicilia, “capace di riaccendere il legame viscerale tra la città e la sua squadra”, dove la parola d’ordine è stata una sola: orgoglio rosanero.
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