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Il Giornale di Sicilia racconta un Palermo che, pur non brillando ancora sul campo, mostra una solidità economica che rappresenta un punto fermo importante. Il quotidiano evidenzia come il City Football Group abbia immesso nell’ultimo esercizio 49,2 milioni, portando le riserve complessive oltre quota 73 milioni, un gesto definito come un forte segnale di fiducia verso la crescita del club. Questa spinta finanziaria ha consolidato il patrimonio, oggi superiore ai 30 milioni, e ha permesso di sostenere una strategia che abbraccia ogni settore: potenziamento della rosa, infrastrutture, brand, area commerciale e struttura organizzativa.
Nell’analisi emerge che l’attivo totale è salito a 56,2 milioni, rispetto ai 41,5 dell’anno precedente. La parte più dinamica resta quella delle immobilizzazioni immateriali, con oltre 25 milioni investiti nei diritti pluriennali dei calciatori. È la fotografia di un club deciso a elevare il proprio livello tecnico per avvicinarsi ai modelli più strutturati del calcio moderno. Un ruolo centrale lo ricoprono anche il Barbera e il centro sportivo di Torretta: sullo stadio il giornale ricorda lavori per circa 5 milioni, effettuati dal club per conto del Comune, mentre il centro tecnico continua a rappresentare un pilastro quotidiano per un progetto che mira a far competere il Palermo per le prime posizioni.
Il giornale sottolinea inoltre la crescita dell’area commerciale: aumentano le rimanenze grazie al rilancio del merchandising e al successo della nuova maglia gara, descritta come «tra le più vendute» degli ultimi anni. Crescono anche i crediti verso altri club, segnale di un mercato più strutturato e basato su entrate diluite nel tempo. Positivo anche il valore della produzione, che supera i 27 milioni, con ricavi commerciali in ascesa oltre i 20 milioni, a conferma di una progressiva solidità manageriale.
L’altra faccia del bilancio è quella dei costi operativi, che raggiungono i 70 milioni, cifra che il giornale interpreta come l’effetto di investimenti trasversali: staff tecnico, struttura societaria, logistica e infrastrutture. Dal 2022 i dipendenti sono passati da 5 a 72, mentre gli ammortamenti dei cartellini crescono in proporzione al valore della rosa. In questo scenario si inserisce la perdita d’esercizio di 43 milioni, superiore a quella dell’anno precedente ma definita «programmata e sostenuta» dalla proprietà, che garantisce continuità operativa e stabilità finanziaria nonostante l’esposizione.
All’interno della relazione ai soci viene fissato chiaramente l’obiettivo sportivo: «partecipare ai playoff classificandosi nelle prime quattro posizioni». Una meta in linea con le ambizioni delle squadre di vertice della Serie B e paragonata, come peso strategico, alla qualificazione in Champions per i top club di Serie A. Il bilancio, letto nel suo complesso, descrive dunque un Palermo che sta costruendo fondamenta robuste attraverso investimenti sulla rosa, razionalizzazione dell’area commerciale, crescita del brand e un modello organizzativo sempre più vicino agli standard internazionali del gruppo. Adesso, conclude il giornale, occorre che tutto questo lavoro trovi riscontro in campo per puntare a quella Serie A indicata dalla proprietà come obiettivo.
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