mediagol palermo Giornale di Sicilia: “Inzaghi: Palermo forte e piazza da Champions”
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Giornale di Sicilia: “Inzaghi: Palermo forte e piazza da Champions”

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«Nessuno ci regalerà niente, abbiamo un sogno e dobbiamo meritarlo. La società mi ha messo a disposizione tutto: chi non corre sta fuori»

Una sala gremita a Torretta ha dato il benvenuto al nuovo allenatore del Palermo, Pippo Inzaghi, che apre ufficialmente un nuovo capitolo nella storia rosanero. Con un volto sorridente e parole cariche di entusiasmo, il tecnico emiliano si è presentato mostrando carisma, fame di successo e una chiara missione: ridare al Palermo un’identità forte e tornare a competere con ambizione.

Dopo l’esperienza con il Pisa, conclusa con una separazione consensuale, Inzaghi ha accettato la sfida siciliana, consapevole della pressione e della passione di una piazza dove il calcio è vissuto come appartenenza e riscatto. Ha parlato subito con concretezza e senso di responsabilità, ringraziando la sua ex squadra ma spiegando come il progetto Palermo abbia riacceso il suo entusiasmo.

Alla presentazione erano presenti anche il presidente Mirri, l’amministratore delegato Gardini e il direttore sportivo Carlo Osti, che ha fortemente voluto Inzaghi per la sua mentalità vincente.

Il nuovo tecnico ha tracciato le sue linee guida con chiarezza: niente promesse inutili, solo lavoro. Ha sottolineato che nessuno regalerà nulla alla squadra e che il sogno va conquistato con fatica e spirito di gruppo. “Con me chi non corre sta fuori”, ha detto senza mezzi termini, mettendo al centro il collettivo e la cultura del lavoro.

Sul piano tattico, ha annunciato l’idea di un attacco schierato “col 2-1 davanti”, lasciando aperte le opzioni tra difesa a tre o a quattro. Ha riconosciuto la forza di giocatori come Brunori e Pohjanpalo, ma ha ribadito che tutti dovranno meritare fiducia e motivazione sul campo.

Inzaghi vuole un Palermo che emozioni, che sappia riconquistare il proprio pubblico anche attraverso il gioco. Ha detto di sognare di uscire tra gli applausi perfino dopo una sconfitta, purché la squadra dia tutto.

Numerosi anche i messaggi ricevuti da ex compagni e volti noti del calcio, da Taibi a Miccoli, da Carrozzieri a Biffi. “Quando è arrivata la chiamata ero già in aeroporto”, ha raccontato. L’idea è chiara: ripartire da zero, lasciandosi alle spalle la scorsa stagione e puntando a riconquistare l’affetto della tifoseria.

Conclude con una promessa semplice ma significativa: fare in modo che società e tifosi siano orgogliosi del lavoro svolto. Nessun proclama, solo il desiderio di essere arrivato nel posto giusto, al momento giusto.