Sulle pagine del Giornale di Sicilia il bilancio di fine anno del Palermo è raccontato con toni di fiducia e concretezza, dopo la vittoria contro il Padova che ha trasformato il “Barbera” in una festa rosanero. La squadra di Filippo Inzaghi chiude la prima parte di stagione con numeri che autorizzano a sognare: il distacco dalle prime due posizioni c’è, ma viene definito “colmabile”, anche perché restano ancora venti partite per completare la rincorsa.
Rassegna Stampa
Giornale di Sicilia: “Inzaghi, difesa e il fattore P Il Palermo può sognare”
Il quotidiano sottolinea come i 33 punti in 18 gare rappresentino il miglior rendimento dell’era City Football Group, una base solida rispetto alle stagioni precedenti. Non sono mancati i momenti difficili, in particolare il blackout successivo alla pausa di ottobre, quando il Palermo è apparso irriconoscibile per alcune settimane. Ma dalla 13ª giornata in poi è arrivata la svolta, con una serie positiva che ha rilanciato i rosa nella corsa promozione, anche se rivali come Frosinone e Monza restano davanti.
Grande spazio viene dedicato alla mano di Inzaghi, capace di trovare equilibrio e compattezza, come dimostrano le ultime gare casalinghe contro Sampdoria e Padova, entrambe vinte mostrando una squadra “battagliera e tenace”, capace di resistere anche nelle difficoltà. L’obiettivo per il 2026, evidenzia l’articolo, sarà soprattutto quello di cambiare marcia negli scontri diretti, finora avari di soddisfazioni.
Uno dei punti di forza messi maggiormente in evidenza è la difesa. Il Giornale di Sicilia parla apertamente di “muro”, ricordando che i rosa hanno subito appena 13 gol in campionato e che al Barbera la porta è rimasta inviolata in sette partite su dieci. Il rendimento interno viene definito quasi unico nel panorama europeo, merito anche delle prestazioni di Jesse Joronen, protagonista di una lunga striscia senza subire reti davanti al pubblico di casa. Non meno importante il contributo delle seconde linee, come Veroli e Peda, segnale di una rosa cresciuta in affidabilità.
Davanti, invece, il quotidiano esalta il cosiddetto “fattore P”. Da una parte Joel Pohjanpalo, capocannoniere e tornato devastante dopo un periodo di appannamento; dall’altra Martin Palumbo, descritto come il “mago” della trequarti, decisivo per assist e qualità. Dopo la sosta di novembre i due hanno cambiato volto all’attacco rosanero, anche grazie a un aggiustamento tattico di Inzaghi che ha restituito centralità a Palumbo senza rinunciare all’equilibrio. I numeri del finlandese, che ha chiuso l’anno solare con 21 gol in rosanero, vengono accostati a quelli di grandi nomi del passato come Luca Toni e Matteo Brunori, a conferma dell’impatto avuto.
Il messaggio finale della rassegna è chiaro: il Palermo non è ancora tra le prime due, ma ha costruito basi solide, una difesa affidabile e un attacco guidato da interpreti di alto livello. Per trasformare il sogno in realtà servirà continuità, soprattutto lontano da casa, ma la sensazione – come scrive il Giornale di Sicilia – è che questa squadra abbia finalmente imboccato la strada giusta verso la Serie A.
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