zamparini

Giammarva-Mediagol: “Non credo alla riammissione in A. Risarcire il Palermo con 50 milioni? Sono pochi…”

Giammarva-Mediagol: “Non credo alla riammissione in A. Risarcire il Palermo con 50 milioni? Sono pochi…”

Le dichiarazioni dell'ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva, rilasciate nel corso dell'intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it

Mediagol92

Giovanni Giammarva è stato protagonista di un'interessante intervista esclusiva concessa alla redazione di Mediagol.it in cui ha ripercorso la sua parabola professionale in rosanero, soffermandosi in maniera minuziosa ed approfondita sui vari temi inerenti passato, presente e futuro del club di Viale del Fante.

L'ex presidente del club rosanero si è dimesso dalla carica dopo alcune divergenze di vedute con Daniela De Angeli, direttore amministrativo e responsabile della contabilità della società, attualmente a capo del Consiglio di Amministrazione. Intervenuto in esclusiva ai microfoni della redazione di Mediagol.it, l'ex presidente del Palermo, Giovanni Giammarva ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni nel corso della trasmissione radiofonica "Action Sport", in onda sulla frequenze di Radio Action, soffermandosi sul suo rapporto con il mondo del calcio ed il pubblico rosanero: "Il calcio mi manca tantissimo e anche il rapporto che si era creato con la tifoseria e con il calcio vero e proprio. Io ho sempre ammesso di non essere stato dapprima un tifoso né un vero appassionato di calcio, ma mi sono così tanto legato a sentimenti e passioni che questo sport è in grado di generare e veicolare che adesso mi manca davvero tanto. E’ un mondo affascinante e coinvolgente, pieno di persone leali, generose e di cuore, che ti prende in modo particolare perché ti fa vivere la vera essenza e i reali umori anche della città. Mi manca sinceramente il contatto quotidiano con questo mondo".

L'ex massimo dirigente di viale del Fante ha poi parlato della decisione del Collegio di Garanzia del CONI, che ha di fatto dato ragione ai rosanero, ma al contempo acclarato l'impossibilità dell'applicazione di ulteriori e più congrue sanzioni retroattive al club ciociaro, in ragione di una situazione definita ormai sportivamente «cristallizzata»: "Sarebbe fantastico poter essere riammessi in Serie A, ma non credo si possa fare con il campionato già iniziato e con diverse gare già giocate. Ragionevolmente si finirebbe per sconvolgere tutto - ha ammesso Giammarva - condizionando irrimediabilmente il corso di due campionati, Serie A e Serie cadetta. Questo però è soltanto un mio pensiero. La cosa triste è che la giustizia sportiva ha fatto passare un messaggio diseducativo per tutti, soprattutto per le nuove generazioni, il fatto che si commettano impunemente atti del genere durante una partita di calcio è veramente triste. Lo sport dovrebbe veicolare valori come il rispetto delle regole e dell'avversario, l'agonismo sano, il sacrificio, la competitività leale e l'impegno come unici elementi alla base del risultato.  I ragazzi poi vengono abituati a intraprendere le famose scorciatoie per arrivare, a cercare la raccomandazione per emergere, a copiare un compito per superare un esame. Questo è estremamente diseducativo per la vita. Spero che si arrivi un domani a uno stato di purezza dell’uomo che non voglia superare gli altri in maniera scorretta".

Giammarva infine ha illustrato contorni, entità e fattibilità dell'eventuale richiesta di risarcimento del Palermo in sede civile per il danno economico arrecato dalla mancata promozione: "Il Palermo può ancora muovere passi importanti, questo dovrebbe essere davvero tenuto in seria considerazione. Pensiamo ai mancati introiti derivanti dai diritti tv, che in Serie A ammontano ad oltre 40 milioni, al paracadute che sarebbe stato un diritto percepire in caso di eventuale retrocessione dalla massima serie, gli abbonamenti e i biglietti dello stadio con un calciatore di valore mondiale assoluto CR7 che sarebbe venuto qui a Palermo a sfidare i rosanero con la maglia della Juventus. Senza dimenticare i capitoli relatvi a sponsor, merchandising e patrimonio calciatori, quindi, sommando il tutto, il danno economico patito nella circostanza dal Palermo è davvero molto pesante. A mio avviso la stima di 50 milioni azzardata da  Zamparini è anche inferiore al danno reale in chiave risarcitoria. Ragionevolmente, l'ammontare di un risarcimento congruo supera nettamente quella cifra, ma non ritengo che il Palermo possa riuscire ad ottenere un risarcimento di tali proporzioni. Tuttavia, io credo molto nella giustizia e gli elementi per continuare ad argomentare le proprie ragioni in altre sedi credo vi siano tutti”.

Intervista realizzata da Leandro Ficarra