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Giammarva: “Istanza di fallimento? Mai stati in difficoltà. Il Tribunale del Riesame…”

Giammarva: “Istanza di fallimento? Mai stati in difficoltà. Il Tribunale del Riesame…”

Giovanni Giammarva, presidente del Palermo, ha parlato della sentenza emessa dal Tribunale del Riesame

Mediagol52

Mentre continua il caos mediatico legato alla sentenza del TFN in merito all'inchiesta sul caso Parma, ci sono anche altre situazioni di grosso calibro da considerare per il Palermo.

Difatti, contemporaneamente al verdetto rilasciato dal Tribunale Nazionale Federale, i rosanero sono riusciti ad ottenere una vittoria importante sul fronte del Tribunale del Riesame, che ha deciso di restituire al club siculo e a Maurizio Zamparini i beni e le azioni che erano stati precedentemente sottratti. Una notizia che non ha stupito Giovanni Giammarva, che ha parlato così durante un'intervista ai microfoni de Il Giornale di Sicilia: "Ho appreso la notizia della sentenza emessa dal Tribunale del Riesame a noi favorevole con serenità perché mi aspettavo proprio questa decisione per la mia costante fiducia nella giustizia sia inquirente sia giudicante. Con la stessa serenità avrei accolto una eventuale sentenza di segno opposto perché attraverso i successivi gradi di giudizio avremmo avuto la possibilità di mostrare le nostre ragioni e quindi le opportune difese. Ho fiducia nella giustizia, nonostante sia attualmente indagato. L’indagine è giusta, va portata avanti. L’unica cosa che non condivido sono le modalità, ma la Procura deve essere libera di indagare".

Il presidente del Palermo ha poi aperto ad una collaborazione consenziente con la Procura, pur non dimenticando quando il Tribunale avviò e in seguito respinse l'istanza di fallimento relativamente alla società siciliana: "La Procura deve essere libera di fare ciò che ritiene necessario. Noi siamo trasparenti, indaghino pure: noi siamo anzi a disposizione per qualsiasi cosa. Possiamo aprire un canale di collaborazione a costo zero per i cittadini. Il sequestro di questi soldi non ha mai messo in difficoltà la società. Ribadisco invece un fatto evidente: non hanno trovato il conto in rosso, hanno trovato più di un milione nelle nostre casse e ciò dimostra che la società non sia insolvente. Senza dimenticare che il giorno stesso in cui è stato deciso il sequestro, il Palermo ha saldato gli stipendi in tempo per il deposito della domanda d’iscrizione ai campionati. Non ci sono i sintomi di uno stato di insolvenza, cercato da due anni senza ancora essere trovato".