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Il pareggio del Renzo Barbera tra Palermo e Modena lascia sensazioni contrastanti. Se da un lato i gialloblù conservano la vetta e si dimostrano squadra solida e in crescita, dall’altro il terzo pari casalingo consecutivo dei rosanero – dopo quelli contro Frosinone e Venezia – inizia a far emergere qualche segnale di allarme.
Il secondo tempo è stato, ancora una volta, il tallone d’Achille del Palermo. Dopo un primo tempo in cui la squadra di Filippo Inzaghi era riuscita a costruire e colpire con Jacopo Segre – autore del suo primo gol stagionale –, la ripresa ha visto il ritorno prepotente del Modena, capace di prendere il controllo del centrocampo e mettere sotto i padroni di casa.
Determinanti i cambi di Paolo Sottil, con l’ingresso di Massolin e Pyyhtia che hanno cambiato il volto della partita: fisicità e qualità a supporto di un palleggio che ha schiacciato i rosanero nella loro metà campo. A sottolineare la crescita dei canarini è anche il fatto che siano stati loro, nel finale, ad andare più vicini alla vittoria, con Pedro Mendes a sfiorare il colpaccio.
Il gol del pari è arrivato a 15' dalla fine con un'autorete sfortunata di Bereszynski, intervenuto sotto pressione di Adorni su un cross di Zanimacchia. Un’azione discussa per un presunto fallo su Peda, ma confermata regolare dal VAR.
Nel Palermo ha convinto poco anche la gestione dei cambi: Ranocchia, non al meglio, è partito titolare ma ha ceduto alla distanza. Dopo l’uscita anche di Segre, ammonito nel primo tempo e sostituito per precauzione, la squadra è apparsa meno equilibrata. Gomes e Blin non sono riusciti a contenere il centrocampo avversario, e gli esterni Augello e Diakité, brillanti nei primi 45', sono calati vistosamente.
Il match ha comunque offerto spunti di alto livello, in un’atmosfera straordinaria: 32.922 spettatori, record stagionale in Serie B e massimo storico del progetto City Group. Ma l’entusiasmo sugli spalti non è bastato a spingere i rosanero verso una vittoria che avrebbe significato sorpasso in vetta.
Il Modena, invece, ha confermato di essere più di una sorpresa: squadra compatta, ben allenata, con ricambi che incidono e una mentalità da leader. Al quarto tentativo, Sottil riesce a non perdere contro Inzaghi, e lo fa mostrando idee chiare e una gestione lucida.
Alla fine, un punto che vale per entrambe, ma con sensazioni diverse: più rimpianti per il Modena, più riflessioni per il Palermo, che resta secondo ma dovrà interrogarsi sulle difficoltà nel gestire i secondi tempi.
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