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IL DOPPIO EX

Frosinone-Palermo, Stellone: “Ciociari da A, rosa da playoff. Rigore allo Stirpe…”

stellone
Il doppio ex Roberto Stellone presenta il match tra Frosinone e Palermo

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Esperienze significative su entrambe le panchine, un incrocio fatale, quello del 16 giugno 2018, che segnò la sua carriera e la storia del Palermo.

Roberto Stellone sedeva sulla panchina rosanero in quella finale di ritorno dei playoff promozione della Serie B 2017-2018, quando ciociari e siciliani si giocarono la Serie A in novanta minuti dopo la vittoria di misura del Palermo nel match d'andata al Barbera. Tra contestate decisioni arbitrali, rigori concessi e poi revocati, palloni in campo a disturbare lo svolgimento dell'azione a gara in corso, la squadra di Longo si impose al Benito Stirpe per due reti a zero. Strascichi di polemiche ed appendici in sede di giustizia sportiva e ordinaria caratterizzarono quella sfida che instradò la vecchia proprietà rosanero, già in chiara difficoltà economica, sulla via del tracollo e del dissesto finanziario che culminò nel fallimento dell'estate 2019. Il tecnico romano ripercorre quei trascorsi e presenta la gara tra le compagini di Grosso e Corini in programma nel prossimo turno del campionato cadetto nel corso di un'intervista concessa ai microfoni di Pianeta Serie B.

"Come detto, è la prima volta che i due club tornano a sfidarsi dopo quella finale dello “Stirpe”. Sicuramente sarà una partita bella e aperta. Il Frosinone vorrà fare punti per riscattare il passo falso di Cittadella, dal Palermo mi aspetto che trovi la continuità dopo il successo di prestigio contro il Genoa. Si affrontano due squadre importanti e forti che hanno deciso di apportare dei cambiamenti alle proprie filosofie di gestione. Seguirò la gara da spettatore neutrale: a Frosinone ho terminato la mia carriera da calciatore e iniziato quella da allenatore, è una società sana in cui sono cresciuto prima di tutto come uomo. Inoltre, lì è nato mio figlio e quindi sono molto legato alla città. A Palermo, invece, ho passato un anno e mezzo ricco di soddisfazioni ed emozioni dove, a parte la grandissima delusione, fummo capaci di dare vita ad una cavalcata importante. Nella stagione successiva fui esonerato dopo il pareggio interno col Padova e in seguito la società fallì, adesso finalmente si è concretizzato il ritorno nel calcio che conta. Anche se la piazza meriterebbe la Serie A.  La finale del 2018 al Benito Stirpe? Per me ovviamente si trattò di una grandissima delusione sportiva. All’andata riuscimmo a vincere 2-1, ritrovandoci così di fronte ad un match di ritorno fondamentale e decisivo per decretare l’ultima promozione in Serie A. Ne uscì una sfida maschia, combattuta e non bella sotto l’aspetto del gioco. Loro andarono in vantaggio con Maiello, mentre noi non riuscimmo a fare una grande prestazione anche per merito degli avversari. Ricordo le tante polemiche: il momento che mi diede più fastidio fu sicuramente quel rigore assegnato e poi tolto dopo due-tre minuti per un fallo su Coronado. Inconcepibile, mai accaduta una cosa del genere. Ci fu tanta amarezza perché quell’episodio poteva cambiare le sorti di quella serata. Adesso comprendo che la partita sia un po’ sentita, ma sono passati tanti anni ed è cambiato tutto. Sarà una partita che vale tre punti, non si deve andare al di là del suo valore concreto. Palermo da salvezza tranquilla? Io credo che ci siano tutti i presupposti per ottenere qualcosa di più. I rosanero, seppure neopromossi, hanno avuto il coraggio di cambiare nonostante la fretta e il poco tempo a disposizione. Chiaramente ci sono tanti avversari accreditati e l’unico punto a sfavore è il ritardo dovuto alla rivoluzione societaria. Tuttavia, sono arrivati dei calciatori molto importanti per la categoria e credo che la squadra possa recitare un ruolo significativo nella lotta play-off, grazie anche alla presenza in panchina di un ottimo allenatore come Eugenio Corini. Frosinone?Anche quest’anno il presidente Stirpe e il direttore Angelozzi sono riusciti a costruire una rosa di elevata qualità, confermando il Frosinone nelle vesti di società modello della Serie B. Negli ultimi mesi si è verificato un grande cambiamento che ha visto come unico punto fermo la conferma di un bravissimo tecnico come Fabio Grosso. Sul mercato si sono mossi in largo anticipo con degli acquisti che gli hanno permesso di costruire due formazioni tipo. Allo stato attuale, credo che abbiano tutte le carte in regola per fare meglio della passata stagione dove, nonostante delle ottime prestazioni, non sono riusciti a centrare i play-off. Dal mio punto di vista, il Frosinone è sicuramente una delle squadre che può ambire alla promozione diretta“.

 

 

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